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Bruxelles, ottobre 2025
Il Programma di lavoro e la sua presentazione
Ogni anno la Commissione europea adotta un Programma di lavoro in cui sono elencate le azioni che prevede di realizzare nell’anno successivo. Si tratta quindi di una vera e propria dichiarazione politica d’intenti, volta a informare i cittadini e i colegislatori degli impegni assunti dalla Commissione europea.
La natura del Programma di lavoro prevede una parte discorsiva – esplicitata in una Comunicazione – in cui vengono discussi gli obiettivi generali che la Commissione intende raggiungere, e una parte procedurale – esplicitata negli allegati – in cui vengono elencate le proposte ancora in discussione, quelle che la Commissione intende ritirare, le valutazioni e le verifiche di idoneità delle policy e, naturalmente, le nuove iniziative previste per l’anno a venturo.
Partendo dal contenuto della Comunicazione, il programma di lavoro 2026 è stato intitolato “Il momento dell’indipendenza dell’Europa”, rafforzando un concetto fondamentale ripreso anche dalla presidente von der Leyen nel corso della presentazione del Programma alla Plenaria di Strasburgo: l’UE ha bisogno di rafforzare la propria autonomia, tanto sullo scenario geopolitico, quanto a livello economico.
Nel 2026 la Commissione punta a consolidare e a proseguire l’attività di semplificazione iniziata nel 2025, al fine di ridurre la burocrazia. Non è un caso che in contemporanea con il Programma sia stato pubblicato il primo Rapporto sulla semplificazione in cui sono evidenziati i progressi raggiunti finora – le iniziative chiave sono, in tal senso, i sei pacchetti omnibus presentati fino a questo momento– che, nelle stime della Commissione, dovrebbero generare circa 8,6 miliardi di euro di risparmi annui per imprese e cittadini. L’attività di riduzione degli oneri proseguirà nel 2026 in altri settori chiave, tra cui automotive, ambiente, fiscalità, sicurezza alimentare e dei mangimi, dispositivi medici e legislazione sui prodotti energetici.
Se la semplificazione è descritta come un’attività trasversale da ricercare nella maggior parte delle nuove iniziative dell’UE, la Commissione individua anche degli obiettivi prioritari (key deliverables), su cui si basano le singole iniziative, a partire dalla prosperità sostenibile e dalla competitività, altra stella polare del mandato della Commissione europea. Altrettanto cruciale nel dibattito politico degli ultimi mesi è anche il tema della difesa/sicurezza,che manterrà la propria rilevanza anche nel 2026.
Sono inoltre citati degli obiettivi che si focalizzano direttamente sui cittadini UE, come ad esempio il miglioramento del modello sociale – il cui grande obiettivo è quello di contrastare la crisi del costo della vita, intervenendo ad esempio sul mercato del lavoro e sulle competenze – o del livello di qualità della vita, raggiungibile grazie a interventi su alimentazione, acqua e natura.
Gli ultimi due obiettivi del programma riguardano il ruolo politico dell’Unione europea. Il primo è la tutela della democrazia e dello Stato di diritto, che include il contrasto alla disinformazione e un’attenzione particolare ai giovani. Il secondo è l’impegno globale dell’UE, che si traduce nel sostegno ai percorsi di integrazione europea di Paesi come Ucraina e Moldova, nella presenza attiva dell’Unione nei principali scenari geopolitici e nella promozione di accordi commerciali con partner internazionali.
Le iniziative 2026: una panoramica
Come anticipato, il Programma della Commissione prevede una sezione dedicata alle policy già presentate o di prossima presentazione. Per il 2026 l’elenco comprende 38 nuove iniziative, 20 verifiche di idoneità, 111 proposte in sospeso (in merito alle quali la Commissione intende concludere o portare avanti i lavori), 25 proposte da ritirare nei prossimi sei mesi e 1 abrogazione prevista,
Il focus principale, nei momenti in cui viene presentato un nuovo Programma, sono generalmente le nuove iniziative di policy. Molte delle iniziative citate sono spesso già note agli addetti ai lavori, dal momento che possono essere anticipate nei vari documenti programmatici della Commissione (come ad esempio le comunicazioni su Clean Industrial Deal e Competitiveness Compass), nelle mission letter indirizzate ai Commissari prima dell’avvio del mandato o tramite l’apertura di consultazione pubbliche.
Concentrandosi sulle iniziative legislative, abbiamo provato a selezionare tre iniziative chiave per ogni trimestre del 2026; per l’elenco completo si rimanda agli allegati della Comunicazione del Programma.
Le descrizioni riguardano ovviamente le informazioni disponibili fino a questo momento: l’attività di valutazione dei prossimi mesi potrebbe portare la Commissione a modificare alcune delle proposte.
Q1 2026
Cloud and AI Development Act
Si tratta di un regolamento pensato per colmare il divario nelle infrastrutture cloud e AI, promuovendo ricerca e innovazione per rendere più sostenibili e sicure le capacità di calcolo e i centri dati, facilitando gli investimenti privati per triplicare la capacità di elaborazione entro 5-7 anni e creando le condizioni per uno sviluppo competitivo e sovrano del settore cloud europeo.
28º regime per le imprese innovative
L’Iniziativa mira a istituire un nuovo quadro normativo – il cd. 28° regime – che offra alle imprese, in particolare a quelle innovative, un insieme unico e armonizzato di regole UE in materia di diritto societario, fallimentare, del lavoro e tributario, basato su procedure digitali per semplificare la creazione e la crescita delle aziende nel Mercato Unico.
European Innovation Act
Le imprese innovative sono essenziali per la competitività e la sicurezza economica dell’UE, ma devono ancora affrontare ostacoli legati a burocrazia, finanziamenti, infrastrutture e accesso al mercato. Il regolamento punta a creare un contesto favorevole all’innovazione per sostenere e accelerare la crescita di queste imprese.
Q2 2026
Public procurement act
Già nell’elencare le priorità politiche per il nuovo mandato nel luglio 2024, Ursula von der Leyen evidenziava la necessità di ridefinire le regole europee sugli appalti pubblici. Il provvedimento dovrebbe intervenire sulle norme europee che definiscono l’acquis sul tema.
Omnibus 1) per semplificare la normativa sui prodotti energetici e 2) sulla tassazione
Come anticipato, la Commissione europea intende proseguire l’attività di semplificazione e per questo motivo sono previste altre iniziative omnibus, come queste due distinte iniziative focalizzate sui prodotti energetici e sulla tassazione.
Iniziativa sugli affitti a breve termine
La Commissione prevede una serie di misure volte ad affrontare la crisi dell’accessibilità economica e del costo della vita che colpisce i cittadini europei; tra queste rientra la nuova iniziativa per affrontare le questioni relative agli affitti a breve termine, mentre un Piano europeo per l’edilizia abitativa accessibile, in parallelo, stimolerà il sostegno pubblico e incentiverà gli investimenti privati per promuovere alloggi accessibili e sostenibili.
Q3 2026
Circular economy act
Il CEA mira a ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni di materie prime, creare un mercato unico per i materiali riciclati e promuovere l’uso di materie seconde di alta qualità. L’obiettivo è rendere l’UE leader mondiale dell’economia circolare entro il 2030, raddoppiando il tasso di circolarità, semplificando le norme per favorire gli investimenti e rimuovendo gli ostacoli che limitano l’efficacia di altre norme, come la direttiva rifiuti, il PPWR e l’ESPR.
EU Delivery Act – aggiornamento delle norme sui servizi postali
Il regolamento si pone l’obiettivo di modernizzazione del quadro normativo postale dell’UE, garantendo l’accesso universale e sostenibile ai servizi di consegna, rafforzando i diritti e la tutela degli utenti e garantendo una vigilanza efficace del mercato. Mira, inoltre, a favorire soluzioni di consegna transfrontaliere efficienti per l’e-commerce e a ridurre gli oneri amministrativi, semplificando e armonizzando le regole a livello europeo.
Aggiornamento del Regolamento europeo sui fondi di venture capital
Entro il terzo trimestre del 2026 la Commissione riesaminerà e aggiornerà il regolamento relativo ai fondi europei per il venture capital (EuVECA) per rendere questa denominazione più attraente, anche ampliando il perimetro delle strategie e delle attività in cui è possibile investire.
Q4 2026
Digital Fairness Act
Si tratta di un’iniziativa legislativa volta ad affrontare due principali criticità del quadro normativo dell’UE. Da un lato, la mancanza di equità digitale per i consumatori, che può causare danni economici, perdite di tempo, impatti sulla salute e conseguenze indirette come costi ambientali; dall’altro, la presenza di regole poco chiare per le imprese che, insieme alla frammentazione del mercato, determinano costi più elevati, ostacolano il commercio transfrontaliero e favoriscono la concorrenza sleale da parte di operatori extra UE.
Legge sui materiali avanzati
La Commissione presenterà una legge sui materiali avanzati per fornire le condizioni quadro necessarie a sostenerne l’intero ciclo di vita, dalla ricerca e innovazione alla creazione di start-up fino alla produzione e alla diffusione.
Aggiornamento delle norme sui diritti degli azionisti
Nell’intento di agevolare l’operatività di investitori, intermediari ed emittenti in tutti gli Stati membri, la Commissione propone un riesame della direttiva sui diritti degli azionisti, un’iniziativa sempre legata ai progetti della Savings and Investments Union.