Per favorire un confronto tra istituzioni, mondo clinico e associazioni, martedì 28 ottobre in Senato si è tenuta la conferenza stampa “Asma grave: un modello efficace e sostenibile per la diagnosi, la presa in carico dei pazienti”.
Asma grave: lo scenario attuale
L’asma grave è una forma particolarmente complessa e invalidante di una patologia cronica largamente diffusa. Pur interessando una percentuale contenuta della popolazione asmatica, è responsabile di una quota significativa dei costi sanitari e sociali legati alla malattia.
In Italia si stima che circa 300.000 persone convivano con l’asma grave. Si tratta spesso di pazienti in età lavorativa, che devono affrontare non solo le difficoltà legate alla malattia respiratoria, ma anche la presenza di numerose comorbidità.
La gestione di questi casi richiede un percorso diagnostico e terapeutico complesso, basato su un approccio multidisciplinare e personalizzato. Tuttavia, l’attuale configurazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) non garantisce ancora un’assistenza adeguata e uniforme a livello nazionale. Ne derivano disuguaglianze e criticità, sia sul piano clinico che su quello economico e organizzativo.
La conferenza stampa per sensibilizzare sulla patologia
Alla luce delle evidenze cliniche ed economiche più recenti, appare oggi necessario e urgente avviare una riflessione istituzionale condivisa. Obiettivo principale è il riconoscimento dell’asma grave come patologia distinta, con un proprio percorso assistenziale e un codice di esenzione specifico.
Da questi presupposti nasce la conferenza stampa “Asma grave: un modello efficace e sostenibile per la diagnosi, la presa in carico dei pazienti” promossa dalla Senatrice Elena Murelli in collaborazione con l’Associazione Respiriamo Insieme e con il supporto alla segreteria organizzativa di Edra S.p.A. La conferenza si è svolta presso la Sala Caduti di Nassirya in Senato, lo scorso martedì 28 ottobre, alla presenza di un ricco panel di relatori.
Tra gli obiettivi dell’incontro:
- dare voce a chi vive ogni giorno con l’asma grave;
- mettere in luce le criticità nella presa in carico dei pazienti;
- presentare proposte concrete per aggiornare il quadro normativo e organizzativo.
La voce dei protagonisti
Per garantire la massima rappresentatività di tutti gli attori coinvolti nella gestione dell’asma grave, sono intervenuti all’evento relatori provenienti da ambiti diversi ed eterogenei. In particolare:
- Elena Murelli, Capogruppo Commissione Affari Sociali del Senato
- Simona Barbaglia, Presidente Associazione Nazionale Respiriamo Insieme APS
- Ilenia Malavasi, Commissione Affari sociali, Camera dei deputati
- Paola Rogliani, Presidente Società Italiana Pneumologia
- Luisa Brussino, Direttrice SCDU Immunologia e Allergologia A.O. Mauriziano di Torino
- Gianna Camiciottoli, Professoressa Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche Università degli Studi di Firenze, Coordinatrice Comitato Scientifico Associazione Nazionale Respiriamo Insieme APS
- Francesco Freddo, Responsabile Macroarea dei Disturbi non differibili SIMG
- Francesco Murzilli, Presidente eletto Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO)
- Filippo Rumi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Co-founder ALTEMS Advisory
In apertura dell’evento è intervenuta la Sen. Elena Murelli: “La mozione che abbiamo presentato al Senato chiede il riconoscimento ufficiale dell’asma grave e l’istituzione di un codice dedicato. È fondamentale formare medici e specialisti e creare punti di riferimento territoriali dove i pazienti possano trovare assistenza e farmaci innovativi. Solo così possiamo migliorare la qualità di vita e ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure”.
Anche Simona Barbaglia, presidente di Respiriamo Insieme APS, ha sottolineato la necessità di tutele sociali e riconoscimento normativo: “Riconoscere finalmente l’asma grave è un sogno che perseguiamo da anni. Dobbiamo continuare a lavorare insieme – istituzioni, società scientifiche, clinici e associazioni – per garantire ai pazienti una diagnosi tempestiva e una vita dignitosa”.
L’On. Ilenia Malavasi ha ricordato che alla Camera è già stata depositata una proposta di legge per il riconoscimento dell’asma grave: “Un codice di esenzione garantirebbe equità di accesso e diritto alla salute, riducendo l’impatto economico sui pazienti e sulle famiglie. Serve accelerare per superare le disuguaglianze regionali”.
Dal mondo clinico è arrivata una richiesta di maggiore uniformità nei percorsi e nei PDTA. Grande evidenza è poi stata data alle terapie innovative dalle Prof.ssa Paola Rogliani che ha affermato: “Il paziente con asma grave ha necessità terapeutiche diverse e oggi con l’ottimizzazione del trattamento inalatorio abbiamo la possibilità di associare a questa opzione terapeutica anche quella con anticorpi monoclonali che, come mostrano gli ultimi studi, hanno ridotto gli esiti di malattia principali con una riduzione del 44% degli eventi acuti o riacutizzazioni”.