A season of Gratitude | Rizzoli Education

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Negli Stati Uniti il mese di Novembre è dedicato alla Gratitudine; complice l’avvicinarsi della festività del Thanksgiving, questo periodo si caratterizza per un’attenzione particolare alla riconoscenza, all’accorgersi di quei doni, persone, situazioni per le quali siamo grati, e che non dipendono da noi. 

Perché la Gratitudine a scuola?

Il sentimento della Gratitudine è uno di quei feelings un po’ old fashioned, di cui si parla poco, ma che è importante coltivare, soprattutto in una società basata su un senso esasperato di individualismo, in cui si mette al centro l’individuo e i suoi risultati, e si tende talvolta a dimenticare che alcune cose non dipendono da noi, ma “capitano” e, se sappiamo riconoscerle, ci possono ispirare un profondo senso di riconoscenza.

Lavorare sulla Gratitudine in classe significa, molto concretamente:

  • Riconoscere il ruolo dei pari nel raggiungimento di obiettivi condivisi;
  • Saper vedere e apprezzare il bello inaspettato che può accadere durante una normale giornata scolastica;
  • Accorgersi delle proprie potenzialità inaspettate, dei propri successi inattesi;
  • Rendersi conto che la crescita personale è un percorso condiviso di cui solo una parte è sotto il controllo diretto del singolo individuo.

La bellezza della Gratitudine è che permette di fermarsi e guardare il mondo “dal di fuori”, di puntare l’obiettivo e focalizzare l’attenzione sugli altri e sul mondo, pur restando in relazione con se stessi. Allenare il muscolo della gratitudine permette ai bambini di lavorare sull’altruismo, sulla compassione, sul decentramento di se’, senza però mettersi da parte, ma riconoscendo che ciascuno di noi è quel che è perché fa parte di una comunità, di un ambiente, di una cultura.

Let’s practice GRATITUDE

Fare lezione sulla Gratitudine, anche in Inglese, anche se legate alla festività del Thanksgiving, non serve a molto, se non ci si allena a mettere in atto quotidianamente atti di Gratitudine. Questo si può fare tranquillamente di L2, creando semplici attività quotidiane che permettono non solo di lavorare sulla Educazione alle Emozioni, ma anche di ampliare il proprio vocabolario nella Lingua Target.

Vediamo alcune attività:

  • The Gratitude Jar(s): L’insegnante è invitato a dedicare un breve momento, al termine della giornata scolastica, alla riflessione personale. Ciascun bambino può usare questo tempo per pensare a ciò di cui è riconoscente, a quello che di bello gli è successo e a cosa (o a chi) lo ha reso possibile. Si può essere riconoscenti perché non ha piovuto, e l’intervallo si è svolto all’aperto, o perchè c’era la pizza a mensa, o perché non siamo stati interrogati… oppure, pensando alle persone, si può essere riconoscenti che un amico ci abbia aiutato a capire un problema, o che la cuoca ci abbia servito un piatti più grande della nostra pietanza preferita… si può essere riconoscenti per avvenitmenti scolastici, ma anche extrascolastici – il riscaldamento in macchina la mattina, gli allenamenti di basket che stanno per iniziare… Il percorso si svolgerà per passi successivi:
  1. La proposta è di iniziare predisponendo un generico barattolo delle gratitudini, un semplicissimo barattolo trasparente della marmellata, e distribuire a ciascun bambino un foglietto di dimensioni Post-it, su cui sia scritto I AM GRATEFUL FOR… A seconda della classe, ciascuno potrà completarlo con un disegno, una parola o una semplice frase in inglese. 
  2. Dopo i primi tempi, si predisporranno foglietti extra, che saranno a disposizione di quei bambini che desiderano esprimere più di una sola gratitudine; il barattolo si andrà riempiendo sempre di più, perché i bambini troveranno sempre più cose di cui essere riconoscenti.
  3. L’ultimo step sarà di creare diversi barattoli, suddivisi per categorie: objects, persons, events, in modo che i bambini possano riflettere e “catalogare” le proprie gratitudini. Idealmente, alla fine di questo lavoro (che può durare anche tutto l’anno, visto che il muscolo della Gratitudine non si allena mai abbastanza) ciascun bambino completerà ogni giorno almeno 3 foglietti, uno per categoria.
  4. Volendo, ci si potrà soffermare a riflettere, confrontando i barattoli: per cosa siamo più grati? Per le cose? Per le persone? Per quello che succede? E a CHI o a COSA siamo grati? Ciascuno può avere risposte diverse, chi alla Vita, chi alla Fortuna, chi a Dio. La condivisione non può portare che ricchezza.
  • Thank you for…: Se da un lato è importante accorgersi di ciò di cui siamo grati, dall’altro è ugualmente essenziale essere in grado di esprimere le nostre gratitudini quando la situazione lo richiede. Riconoscere e ringraziare sono due step non sempre automatici, ma che possono cambiare la giornata per le persone che ricevono il nostro ringraziamento. Dopo aver riflettuto con la classe, l’insegnante predisporrà una piletta di foglietti molto semplici, sopra ciascuno dei quali sia la scritta THANK YOU FOR… I bambini sono invitati ad averne sempre uno o due nell’astuccio, in tasca, dove preferiscono, e a distribuirli quando provano un senso di Thankfulness per qualcuno. Ovviamente in inglese, e ovviamente ad un livello appropriato alle competenze individuali, i foglietti possono essere completati con un disegno o una semplice frase. Pensieri quali Thank you for the plaster – quando una bidella ci mette un cerotto – , Thank you for the pizza – che può essere anche solo disegnata – o, a un livello più avanzato – Thank you for helping me with my homework, sono al tempo stesso opportunità per fare pratica della lingua straniera in maniera concreta, e per creare un clima positivo, di attenzione e riconoscenza in classe.
Recapiti
Andrea Padovan