Ernst Wiechert nacque a Kleinort, Prussia Orientale, nel 1887. Figlio d’un guardaboschi, crebbe in sensibile contatto con la natura e con il paesaggio circostante, elementi che avrebbero poi influenzato la sua produzione letteraria. Si laureò in Lettere a Königsberg, dedicandosi successivamente all’insegnamento e alla scrittura. Fu allontanato dalla scuola per le sue posizioni contrarie al nazismo e fu perseguitato dal regime fino a essere internato per alcuni mesi del 1938 a Buchenwald, dopo i quali continuò a essere sorvegliato dalla Gestapo fino alla fine della guerra. Si trasferì poi in Svizzera, dove morì nel 1950. Tra le sue opere principali: Il bosco (1922), Il lupo dei morti (1924), Il servo di Dio Andreas Nyland (1926), Ognuno (1931), La serva di Jürgen Doskocil (1932), La signora (1934), La vita semplice (1939), La selva dei morti (1946), I figli Jeromin (1945-47), e Missa sine nomine (1950).
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Ernst Wiechert | La nave di Teseo
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Mattia Ballestrazzi
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