VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze – Luciano Squillaci (FICT): “Serve una riforma strutturale per moltiplicare i punti di accesso e garantire una presa in carico precoce e personalizzata” - Fict

“È tempo di una riforma strutturale, capace di moltiplicare i punti di accesso e rendere i servizi più vicini, tempestivi e personalizzati”, dichiara Luciano Squillaci, presidente della FICT, al termine della Conferenza Nazionale sulle Dipendenze.
In Italia si stimano 4 milioni di consumatori di sostanze, di cui almeno 500 mila problematici, ma solo 135 mila presi in carico dai servizi. Nel gioco d’azzardo patologico, su 1,5 milioni di persone problematiche, solo 15 mila accedono a percorsi di cura. “Questi numeri – sottolinea Squillaci – raccontano un sistema che non riesce più a intercettare i bisogni reali. Dobbiamo portare i servizi verso le persone, non aspettare che siano loro a raggiungerli.”
Per una riforma organica del sistema, Squillaci evidenzia la necessità di garantire l’autonomia dei Dipartimenti delle Dipendenze, con la compresenza dei Servizi pubblici e del Terzo Settore accreditato, e di valorizzare strumenti come il Budget di Salute, che accompagna la persona lungo tutto il percorso — dalla diagnosi al reinserimento sociale e lavorativo — armonizzando interventi sanitari, sociali e residenziali.
Fondamentali anche i Servizi Multidisciplinari Integrati (SMI), spazi a bassa soglia e non stigmatizzanti pensati per intercettare giovani e persone in condizioni di fragilità estrema.
“Dobbiamo superare la logica della prestazione e mettere al centro la persona – conclude Squillaci – unendo competenze sanitarie, educative e sociali in un unico percorso coordinato. Serve oggi più che mai un sistema integrato, capace di garantire continuità, efficacia e percorsi personalizzati.”
“L’obiettivo – aggiunge – è che le proposte dei Tavoli di lavoro diventino la base di una riforma normativa organica e l’inizio di un lavoro condiviso tra gli operatori dei servizi, per concretizzare le indicazioni emerse dalla Conferenza.”