Commercio e servizi imprese in affanno per tasse e burocrazia | Confcommercio Piacenza - Format Research

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 9 novembre 2025

Nel Diario Economico 2025 curato da Format Research per l’Osservatorio Economico di Confcommercio Piacenza, il terziario si conferma motore dell’economia locale pur permanendo alcune incertezze.

Il comparto rappresenta il 63% delle imprese attive in provincia (circa 12 mila su 19.458) e il 60% degli occupati, pari a quasi 50 mila addetti. Tuttavia, nei primi tre trimestri del 2025 si registrano 133 nuove iscrizioni e 312 cessazioni, con un saldo negativo di 179 imprese.

Il presidente Raffaele Chiappa sottolinea come il settore resti “il pilastro produttivo e occupazionale del territorio”, ma segnala il peso eccessivo di tasse e burocrazia. Le microimprese (meno di dieci addetti) costituiscono il 95,7% del totale, con prevalenza di ditte individuali (51,4%), seguite da società di capitali (29,7%) e società di persone (16,3%).

All’interno del terziario, commercio, turismo e servizi si dividono rispettivamente in 43,9%, 15,5% e 40,6% delle attività. Il comparto dei servizi impiega da solo oltre 27 mila lavoratori, concentrati in trasporti (27%), attività professionali e tecniche (23,7%), sanità e assistenza sociale (13,3%).

Sul fronte finanziario, i prestiti alle imprese del terziario ammontano a 1,29 miliardi di euro (luglio 2025), in calo rispetto al 2024 e ai livelli pre-pandemia. Chiappa chiede di “sostenere la liquidità delle PMI”, ricordando che senza credito e investimenti “anche la voglia di innovare si affievolisce”.

La priorità per Confcommercio è rafforzare la formazione professionale e l’apprendistato, accompagnando le imprese verso una transizione digitale e sostenibile, ma anche “più umana”, capace di creare fiducia e opportunità per i giovani.

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