Global minimum tax. Maurizio Leo definisce gli obblighi, le Entrate i codici - redigo.info

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Con un decreto ministeriale del 7 novembre 2025, il viceministro del MEF, Maurizio Leo, definisce gli obblighi dichiarativi e di versamento dell’imposizione integrativa (Global minimum tax) dovuta in Italia, che segue l’approccio comune delle Regole OCSE e della Direttiva (UE) 2022/2523. L’Agenzia delle Entrate provvede, invece, a dettarne i codici tributo con una risoluzione (n. 63 del 10.11.2025): “2730” denominato “Imposta minima integrativa”; “2731” denominato “Imposta minima suppletiva”; “2732” denominato “Imposta minima nazionale”.

Le tre imposte minime

E’ prelevata attraverso:

– l’imposta minima integrativa, dovuta da controllanti localizzate nel nostro Paese di gruppi multinazionali o nazionali in relazione alle imprese soggette ad una bassa imposizione facenti parte del gruppo;

– l’imposta minima suppletiva, dovuta da una o più imprese di un gruppo multinazionale localizzate in Italia in relazione alle imprese facenti parte del gruppo soggette ad una bassa imposizione, quando non è stata applicata, in tutto o in parte, l’imposta minima integrativa equivalente in altri Paesi;

– una imposta minima nazionale, dovuta in relazione alle imprese di un gruppo multinazionale o nazionale soggette ad una bassa imposizione localizzate in Italia.

Maurizio Leo: dichiarazione con il medesimo modello predisposto dalle Entrate

Il sistema impositivo basato su un meccanismo di regole interconnesse e gerarchicamente ordinate rende opportuna, in Italia, la dichiarazione delle tre imposte attraverso il medesimo modello dichiarativo predisposto dall’Agenzia delle entrate.

I termini per la presentazione della Dichiarazione fiscale sono gli stessi stabiliti per la presentazione della Comunicazione rilevante, benché diversi siano i soggetti destinatari degli obblighi dichiarativi rispetto ai soggetti destinatari di quelli informativi, e diverse sono le regole di compilazione della Dichiarazione fiscale rispetto alle regole di compilazione della Comunicazione rilevante.

L’ammontare del debito d’imposta relativo ad ogni esercizio è determinato in euro, sulla base della normativa nazionale, ed è versato in due rate.
In particolare, i soggetti tenuti alla presentazione della Dichiarazione fiscale coincidono con i soggetti tenuti al versamento dell’imposta i quali, a loro volta, sono individuati dalle regole fissate dal D. LGS. n. 209/2023 (nel caso dell’imposta minima integrativa) o dal gruppo (nel caso dell’imposta minima suppletiva e dell’imposta minima nazionale).

Il decreto chiarisce, inoltre, gli elementi e le modalità di presentazione del modello dichiarativo e del versamento della relativa imposta dovuta e la disciplina sanzionatoria applicabile in caso di inadempimento.

Redazione redigo.info

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