Itinerario di 3 giorni al Cairo da sola: Viaggio tra piramidi e millenni di storia - Le avventure di Anna Pernice - Travel Fashion Tips

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Era tardo pomeriggio quando il mio transfer mi ha lasciata davanti all’ingresso principale delle Piramidi di Giza. Il sole stava appena tramontando dietro le sagome maestose di Cheope, Chefren e Micerino, tingendo la sabbia di sfumature rosa e oro. Per un attimo mi sono fermata. Immobile. Cercando di realizzare che ciò che avevo davanti non era una foto patinata di un libro di storia, ma pietra vera, antica di 4.500 anni.

Ho sentito un brivido lungo la schiena. Non era la brezza del deserto. Era l’emozione pura di trovarsi davanti a una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, l’unica ancora in piedi. E in quel momento ho capito: il Cairo non è solo una città da visitare. È un viaggio nel tempo, un dialogo silenzioso con civiltà che hanno plasmato la storia dell’umanità.

Se hai poco tempo per leggere tutto l’articolo, qui trovi alcuni link utili per prenotare le escursioni:

Tour di Saqquara, Dashur e Memphis in giornata

Biglietto d’ingresso Vecchio Museo Egizio con guida privata

Tour del Cairo copto e islamico e cittadella si Saladino

Biglietto ingresso con guida privata per il GEM (Grand Egyptian Museum)

Tour delle piramidi di Giza, con sfinge, GEM Museum e pranzo

Assicurazione viaggio con sconto del 10%

ESim per l’Egitto

L’arrivo al Cairo

Camminare sulla piana di Giza è un’esperienza che ti cambia. Ogni passo ti avvicina a qualcosa di più grande di te, qualcosa che sfida la comprensione razionale. Come hanno fatto? Perché? E soprattutto: cosa si prova a entrare nel cuore di una di queste meraviglie?

Sono arrivata al Cairo con volo Air Arabia diretto da Milano Bergamo, in un momento non proprio positivo della mia vita. Avevo appena subito un lutto in famiglia e stavo quasi per cancellare l’intero viaggio. Ma poi alla fine ho deciso di partire lo stesso. Avevo bisogno di distrarmi, avevo bisogno di riempirmi dell’energia delle piramidi, e così è stato.

Avevo in programma una crociera sul Nilo con un gruppo organizzato, di cui conoscevo solo l’organizzatrice, ma avevo prenotato il mio volo con qualche giorno di anticipo per poter vivere anche la magia delle piramidi. Ero già stata al Cairo, nel lontano 2017 e mi era piaciuto molto. All’epoca non c’erano ancora i reel instagram e il mio reportage era stato solo fotografico. Era da un pò che desideravo tornare, e la crociera sul Nilo è stata l’occasione per farlo.

Per le prime due notti avevo prenotato su Booking un alberghetto vista piramidi, di quelli economici da € 12,00 a notte, senza troppe pretese: l’unica cosa che volevo, era svegliarmi la mattina e ammirare loro: una delle sette meraviglie del mondo! Eh si, il Cairo è pieno di alberghi vista piramidi super economici ma anche senza pretese. Ma lo svegliarmi vista piramidi ogni mattina mi bastava per inebriarmi di energia e sentirmi bene. Quel luogo è super energetico!

Per le successive due notti ho dormito invece al Pyramids View Inn Hotel, un 4 stelle anch’esso di fronte alle piramidi al costo di circa € 80,00 a notte.

Anche il transfer dall’aeroporto del Cairo a Giza l’avevo prenotato su Booking, e al mio arrivo era lì ad aspettarmi con il mio nome scritto a penna su un foglio di carta.

Arrivata al Cairo ho sentito subito la sua energia. Mi sentivo felice, nonostante stessi morendo dentro. Ancora non ci credevo a quello che era successo, ero ancora troppo sconvolta, ma avevo bisogno di distrarmi e non pensare.

Dal centro del Cairo a Giza abbiamo impiegato circa 1 ora di macchina. Il traffico lì è micidiale! Ricordo ancora il “beep beep” dei clacson interminabili e poi le auto che si muovono senza una logica. Ad un certo punto abbiamo imboccato una strada a senso unico e…ci siamo trovati un camion di faccia! Per fortuna non è successo niente!

Dahshur: le piramidi segrete lontane dalla folla

La mattina dopo ho deciso di non iniziare il mio tour dalle piramidi di Giza, tenendomene per ultime, ma tanto restavo li ad ammirarle mentre sorseggiavo il caffè a colazione dalla terrazza panoramica del mio hotel proprio di fronte alle tre piramidi allineate in tutta la sua bellezza. Le guardavo e iniziavo a sognare.

Ho deciso di iniziare dalla prima piramide costruita in Egitto, per scoprire la loro storia dall’inizio.

Ho quindi lasciato le rotte turistiche più battute e mi sono diretta verso sud, a Dahshur. Qui, a circa 40 km dal Cairo, si trovano due piramidi straordinarie e incredibilmente poco affollate: la Piramide Rossa e quella Romboidale.

La Piramide Rossa è stata una rivelazione. Costruita dal faraone Snefru, padre di Cheope, è la terza piramide più grande d’Egitto. Ma ciò che la rende davvero speciale è che puoi entrarci – e a differenza di Giza, qui sei praticamente da solo. Ho sceso i 62 metri di corridoio inclinato (con il cuore in gola, lo ammetto) fino ad arrivare in tre camere sepolcrali dall’altezza vertiginosa. L’acustica è perfetta, il silenzio totale. Ho sussurrato una parola e l’eco ha riempito lo spazio come una preghiera antica.

Ho organizzato questo tour privato con Silvana di Viajes Sagrados, con la quale sarei poi partita per la crociera sul Nilo insieme ad un gruppo qualche giorno dopo. Silvana è un’argentina che parla perfettamente italiano e vive in Egitto da anni ed ha fondato questo bellissimo tour operator di incoming per italiani, spagnoli e sudamericani.

I suoi viaggi non sono i soliti viaggi turistici e classici. O meglio, se vuoi può anche organizzarti il tour classico, ma io ho preferito quello un pò più spirituale. E così, una volta entrate nella piramide rossa di Dahshur, ci siamo fermate lì circa mezz’ora a meditare e accogliere tutta l’energia del luogo. E’ stato magico! Anche perchè eravamo completamente da sole all’interno della piramide!

Poco distante si erge la Piramide Romboidale, con la sua forma unica che le ha dato il nome. Sembra quasi un esperimento architettonico: l’angolo di inclinazione cambia a metà altezza, creando un profilo inconfondibile. Gli egittologi pensano che sia stato un errore di calcolo, ma in realtà secondo alcuni è stata volutamente fatta così, perchè la sua inclinazione coincide perfettamente con l’allineamento delle tre piramidi di Giza. Ed ecco mentre lo scrivo, ho i brividi. Tutto ciò che ho visto in questi gironi in Egitto è talmente perfetto e assurdo che viene davvero da chiedersi come abbiano fatto a costruire tutto ciò con gli strumenti che avevano a disposizione anni fa. Davvero incredibile!

Camminare tra le dune di Dahshur, con queste piramidi che si stagliano contro il cielo terso, è stata un’esperienza intima e magica. Nessun venditore ambulante, nessuna folla. Solo tu, la sabbia, e la storia.

Come visitare Dahshur

Dahshur è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00. Il biglietto d’ingresso costa 60 EGP (circa 1,20 €) per gli adulti e 30 EGP per gli studenti. A differenza di Giza, qui l’ingresso alle piramidi è incluso nel biglietto generale.

Non ci sono mezzi pubblici diretti per Dahshur, quindi la soluzione migliore è prenotare un tour organizzato che combini Dahshur, Saqqara e Memphis in un’unica giornata. Io ho prenotato il tour direttamente con Viajes Sagrados che mi è venuta a prendere direttamente in hotel e nel tour è compreso anche il pranzo, ma potete farlo anche con GetYourGuide prenotando a questo link e il tour includeva trasporto privato e guida egittologa. La strada è bellissima: attraversi villaggi rurali, palmeti e campi coltivati, vedendo un Egitto autentico lontano dal caos della capitale.

Saqqara e la prima piramide della storia

Se Giza ti toglie il fiato, Saqqara ti fa capire da dove tutto è iniziato. Qui si trova la Piramide a Gradoni di Djoser, la più antica piramide mai costruita in Egitto (e nel mondo), risalente al 2650 a.C. circa.

Progettata dal leggendario architetto Imhotep, questa struttura a sei gradoni è stata il prototipo per tutte le piramidi successive. Non è solo un monumento funebre, è una dichiarazione: “Possiamo costruire per l’eternità”. E ci sono riusciti.

Camminare nel complesso di Saqqara è come attraversare un libro di storia a cielo aperto. Oltre alla piramide di Djoser, ci sono decine di tombe di nobili e funzionari con pareti ricoperte di geroglifici e bassorilievi perfettamente conservati. Ho visitato la tomba di Mereruka e sono rimasta incantata dai colori vividi, dalle scene di vita quotidiana dipinte con una precisione incredibile: caccia, danza, cerimonie funebri.

Il mio momento preferito? Quando mi sono seduta in un angolo tranquillo del complesso, con la piramide di Djoser davanti a me e il deserto tutt’intorno. Ho chiuso gli occhi e ho ascoltato il vento. Per un istante, ho sentito la presenza di chi ha camminato su quelle pietre migliaia di anni prima di me.

Recapiti
Anna Pernice