Dentro il TOAST! di novembre

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L’ultimo del 2025 e quello in cui Cinzia ha fatto il suo endorsement alla dark-mode, scatenando un acceso (letteralmente) dibattito con il “team light-mode”.


TOAST! è un incontro dal vivo che facciamo una volta al mese per parlare di quello che è successo di interessante nel mondo della tecnologia, della cultura, della comunicazione e della pubblicità. È progettato e tenuto dalla nostra collaboratrice Sarah Marseglia, che ogni volta coinvolge anche un membro di Hagam per un intervento di approfondimento.

Ecco di cosa si è parlato questo mese.

Il Back to School è quel periodo dell’anno in cui studenti e famiglie si riforniscono del materiale scolastico in vista del rientro a scuola. Più in generale, è un momento in cui si cambiano nuovamente le abitudini, dopo settimane o mesi caratterizzati da una routine diversa. Settembre segna l’inizio di un nuovo anno (spesso più di gennaio), suscitando emozioni ed esigenze diverse e per i brand può essere un’ottima occasione per progettare campagne o promozioni. Secondo Axios “Back-to-school is the second-biggest retail event of the year, after the holidays.”, nell’articolo si descrive come quest’anno le famiglie statunitensi si siano preparate al Back to School anticipando gli acquisti più del solito, a causa del timore di un aumento dei prezzi dovuto anche ai dazi imposti alle merci importate. Per le famiglie italiane, il ritorno a scuola è costato in media 812,50 euro a studente: il 3,6% in più rispetto allo scorso anno. [Il Sole 24 Ore]

Abbigliamento, sport, arredamento: Back to School è quasi un pretesto per raccontare storie e agganciare chiunque viva un momento di cambiamento – studenti, giovani lavoratori, famiglie, ma anche aziende. Di Back to School, marketing e campagne pubblicitarie, si parla diffusamente anche nel quindicesimo episodio del podcast Réclame.

È novembre, ma è già tempo di spot legati alle festività natalizie. Ne abbiamo visti insieme alcuni, tra sonore risate e pareri contrastanti.

Amazon ha bissato l’idea dell’attore serio che interpreta recensioni (anche troppo ricche di dettagli) di prodotti a 5 stelle. Quest’anno con Benedict Cumberbatch: autentiche performances, surreali e divertenti.

Lo spot di John Lewis è sempre tra quelli più attesi, quest’anno racconta le difficoltà nel comunicare tra genitori e figli, oltre a mostrare un cambiamento generazionale (i genitori ora sono la Gen X, non più i boomer).

Shelter è un ente di beneficenza inglese che si batte per la giustizia abitativa e ogni anno propone il suo spot. In questo, un bambino non riesce a smettere di canticchiare Total Eclipse Of The Heart di Bonnie Tyler. Il Daily Mail gli ha dato 5 punti su 5 in tutti i criteri di giudizio: Qualità dei testimonial (Star quality); Lacrimometro (Tear-jerk-o-meter); Grado di festosità (Festiveness); Valutazione complessiva (Overall).

Sanpellegrino prova a spiegare al pubblico internazionale cosa sia l’”Italian Time”, detto che gli italiani trascorrono il triplo del tempo a tavola, moltiplicando tradizioni, ricordi e momenti di condivisione. Con Diane Morgan, molto umorismo e nessuna caricatura.

GAP con Sienna Spiro propone uno spot sobrio, lontano dallo sfarzo e dallo scintillio tipici del marketing natalizio – che ci ha permesso di riprendere la storica pubblicità di Coca Cola del 1971 “I’d like to buy the world a Coke”, anche nella sua mitica versione italiana.

Per i curiosissimi, qui c’è un database sempre aggiornato di pubblicità del periodo delle festività.

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Sarah Marseglia