L'economia accenna a ripartire | Congiuntura Confcommercio - Format Research

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L’ECONOMIA ACCENNA A RIPARTIRE, MA I CONSUMI SONO ANCORA DEBOLI

I dati della Congiuntura Confcommercio indicano piccoli segnali di ripresa nei consumi e nella fiducia, portando a previsioni più ottimistiche per il prossimo anno, quando il Pil potrebbe crescere fino all’1%.

Secondo i dati contenuti nell’ultimo numero della Congiuntura Confcommercio (link al documento completo in pdf), nonostante l’incertezza continui a caratterizzare i mercati, sia in Italia sia a livello globale, ci sono alcuni segnali incoraggianti.

Settembre è stato un mese sorprendentemente positivo”, spiega il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella: “abbiamo visto un forte afflusso di turisti stranieri, un rimbalzo della produzione industriale e una buona tenuta del commercio con l’estero, anche se con oscillazioni mensili significative”. Questi sviluppi arrivano in un contesto in cui l’inflazione continua a moderarsi, ormai considerata stabilmente sotto controllo dopo le impennate degli anni scorsi. Allo stesso tempo, i redditi reali crescono, sostenuti da un mercato del lavoro ancora solido. Secondo Bella, “questi fattori stanno favorendo un leggero miglioramento dei consumi e un clima di fiducia più favorevole“.

Nonostante il 2024 risulti ormai compromesso in termini di crescita, le prospettive per il prossimo anno appaiono meno fosche: il Pil potrebbe arrivare a sfiorare un aumento dell’1%. Le prime stime suggeriscono che la tendenza positiva potrebbe essersi rafforzata anche nei mesi di ottobre e novembre. “Si tratta di segnali ancora deboli, ma non vanno ignorati“, sottolinea Bella. Il Pil mensile del bimestre ottobre-novembre segnala infatti un aumento congiunturale dello 0,4%, un dato coerente con una crescita tendenziale dell’ultimo trimestre vicina all’1%.

I consumi restano l’elemento più fragile

In questo quadro, i consumi restano l’elemento più fragile, nonostante il rallentamento dell’inflazione, scesa a ottobre all’1,2%, abbia dato una spinta positiva al potere d’acquisto delle famiglie. A settembre le vendite al dettaglio in volume hanno registrato un nuovo calo, aggravando le difficoltà di diversi comparti. A ottobre la situazione sembra migliorare leggermente: secondo l’ICC, la spesa delle famiglie cresce dello 0,1% su base annua, mentre la variazione congiunturale rispetto a settembre (+0,4%) apre uno spiraglio per una domanda più vivace nei prossimi mesi. Resta comunque debole la domanda per settori come automotive, abbigliamento e calzature, alimentari, mobili ed elettrodomestici. I servizi, invece, tornano a crescere dopo un trimestre difficile.

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redazione