Situazione di emergenza in corso nelle acque del Mediterraneo: uno dei peggiori casi di trasporto di animali vivi degli ultimi tempi - OIPA Italia

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Attualmente si sta verificando una grave crisi nelle acque del Mediterraneo, considerata tra le più drammatiche nella storia recente del trasporto di animali vivi.
A distanza di una settimana, abbiamo ricevuto informazioni dalla giornalista Miss Prya Bisambhar riguardo alla nave Spiridon II, costruita nel 1973 e con bandiera del Togo, che è in mare dal 20 settembre scorso. La nave è partita da Montevideo, Uruguay, e ha raggiunto Bandirma in Turchia il 22 ottobre. Tuttavia, le autorità turche hanno negato l’ingresso a causa di discrepanze nei registri delle targhette auricolari del bestiame.

 Il 75% degli animali che lasciano l’Uruguay si dirigono verso la Turchia, che rappresenta uno dei principali mercati di destinazione. La relazione commerciale tra i due paesi è intensa, e il trasporto marittimo di animali vivi risulta spesso più economico per gli operatori, rispetto alla spedizione di carne congelata. Per ridurre i costi, molte aziende utilizzano navi vecchie e adattate, spesso pericolose, che sono state riadattate per il trasporto di animali vivi.

La Spiridon II trasporta circa 2.901 mucche, tra cui 1.400 animali gravidi e 20 membri dell’equipaggio. La situazione a bordo è estremamente critica: almeno 58 mucche sono già morte, mentre tutte sono sotto grave rischio di sopravvivenza. Le mucche partoriscono durante il viaggio, e molti vitelli sono scomparsi nel caos e nelle condizioni disumane a bordo.

Non risultano prove di rifornimenti recenti di cibo, acqua, materiali veterinari o di un’accurata pulizia della nave da carcasse e escrementi. La posizione attuale della Spiridon II è nel Mediterraneo occidentale, e si prevede il suo ritorno in Uruguay, con arrivo stimato per il 14 dicembre.

Secondo le linee guida WOAH (Organizzazione Mondiale per la Salute Animale, Capitolo 7.2: Trasporto degli animali via mare), l’Uruguay, come paese esportatore, rimane responsabile del benessere animale per tutta la durata del trasporto, inclusi eventuali ritardi o situazioni di emergenza. Tuttavia, nonostante i ripetuti avvertimenti di ONG, veterinari e giornalisti, la situazione sta rapidamente degenerando, trasformandosi in una catastrofe umanitaria e di benessere animale.

Le condizioni a bordo sono ormai insostenibili: gli animali sono costretti a stare in piedi nel loro letame, incapaci di sedersi o riposare correttamente. Nessuno si assume la responsabilità di intervenire. Questi animali non hanno una destinazione sicura: se non si interviene immediatamente, è molto probabile che vengano lasciati morire in mare.

Questa situazione viola numerosi standard internazionali sul benessere animale. Il commercio di animali vivi, obsoleto e crudele, tratta gli esseri senzienti come merci, senza considerazione per la loro sofferenza. Chiediamo con fermezza una dichiarazione ufficiale che solleciti un’ispezione portuale dell’UE o un accesso urgente a cibo, acqua e assistenza veterinaria per gli animali a bordo.

Con i 2.901 mucche coinvolte, questa tragedia rappresenta un esempio emblematico di come, ancora oggi, il benessere animale venga sacrificato in nome di interessi economici, e di come i governi spesso ignorino le sofferenze di milioni di esseri viventi. È urgente agire prima che sia troppo tardi.

L’OIPA International si sta rivolgendo Parlamento Europeo per fermare questo orrore.

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