CCNL Metalmeccanici: rinnovato il contratto aumento mensile di 205.32 euro pari al 9,64%, superiori al dato inflattivo Ipca

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Dichiarazione del Segretario Generale Fim-Cisl Ferdinando Uliano

Contratto Metalmeccanici: aumento mensile di 205.32 euro pari al 9,64%, superiori al dato inflattivo Ipca. Conquistati miglioramenti su welfare, orario di lavoro, ambiente di lavoro, lavori precari, migliorati i diritti su malattia e dei lavoratori precari.

Dopo quattro giorni di intenso negoziato si è giunti, nel tardo pomeriggio del 22 novembre, alla firma per il rinnovo del CCNL 2025-28 che avranno gli oltre milione e mezzo di metalmeccanici in busta paga. L’aumento mensile al livello medio (C3 ex 5°liv.) è di 205,32 euro, di cui la prima rata è stata già erogata per 27,70 euro il 1 di giugno 2025, a cui seguiranno le rate per i prossimi anni: 53,17 € il 1° giugno 2026; 59,58 € il 1°giugno 2027; 64,87 € il 1° giugno 2028.

I Flexible benefit aumentano da 200 euro a 250 euro da erogare entro febbraio 2026. Il contratto scaduto a giugno 2024 è stato rinnovato dopo 17 mesi durante i quali si è consumato una rottura del tavolo di trattativa, ripreso il 15 luglio 2025, grazie alla mobilitazione di tutti i metalmeccanici con 40 ore di sciopero e manifestazioni in tutt’Italia. Questo ha consentito di ottenere la definizione degli aumenti contrattuali pari al 9,64%, superiore al tasso di inflazione Ipca previsto del 7,20%.

Oltre agli aumenti salariali, il nuovo contratto porta rilevanti miglioramenti sulle parti normative nel dettaglio:

  • Nuove tutele per le persone con patologie oncologiche e con disabilità;
  • Ridotto di 8 ore l’orario di lavoro per il personale coinvolto sui 21 turni;
  • Introdotta la clausola di stabilizzazione per i contratti a termine pari al 20%
  • Per lo Staff-leasing, è stato introdotto il diritto di assunzione dopo 48 mesi;
  • Definite contrattualmente le causali soggettive e oggettive per i contratti a tempo

determinato e somministrato;

  • Politiche di genere, rafforzamento ruolo RSU nell’ambito del rapporto biennale;
  • Rafforzata la formazione degli RLS con ulteriori 8 ore, istituito obbligo dell’analisi

incidentale infortuni e delle segnalazioni dei quasi infortuni nonché delle segnalazioni di rischio;

  • In materia di Appalti è stato introdotto l’obbligo in capo alle aziende con più di 400

dipendenti di fornire alle Rsu uno schema informativo contenete informazione su ditte in appalto, normativa su cambio appalto e appalta di lunga durata;

  • Rafforzato il diritto soggettivo alla formazione e strutturato lo strumento “Metapprendo”

con contributo strutturale;

  • Migliorata la normativa in materia di PAR (permessi retribuiti) attraverso la riduzione

del preavviso e della percentuale di assenza, introducendo 3 episodi di assenze senza preavviso;

  • Per la malattia figlio fino a 4 anni, numero 3 giorni di permesso retribuito;
  • Previsto un periodo da 1 mese a due di astensione per i lavoratori migranti per favorirne

il ricongiungimento familiare;

  • Rafforzata la centralità del CCNL attraverso un miglioramento dei campi di applicazione

e nei cambi appalti;

  • Rafforzati i diritti di informazione e partecipazione.

Solo grazie alla lotta generosa di migliaia di lavoratrici e lavoratori, alla loro partecipazione, siamo riusciti dopo un’estenuante trattativa, che si è protratta per 17 lunghi mesi, a portare a casa un risultato che migliora sensibilmente la parte dei diritti. Decisivo in questo rinnovo è stato il ruolo dei lavoratori che hanno scioperato e manifestato nei mesi di stallo della trattativa, dimostrando che un sindacato forte e partecipato dai lavoratori riesce ad ottenere risultati concreti e raggiungibili.

Roma, 22 novembre 2025                                                                           Ufficio Stampa nazionale FIM CISL

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