Quando mi insegnarono a scrivere come se fossi al bar
A gennaio 2000 fui assunto come redattore di Computer Magazine, testata che alcuni anni dopo ho avuto l’onore di dirigere. All’epoca era la rivista ammiraglia de Il Mio Castello Editore che da lì a poco sarebbe stata ceduta a Future Publishing insieme a Il Mio Computer, Giochi per il Mio Computer, Computer Arts, Internet.net e tante altre che non sto qui a elencare.
In redazione si usava uno stile di scrittura che parlava al lettore in prima persona plurale: noi facciamo, noi diciamo, noi compriamo, noi smontiamo, ecc… Immedesimarsi con il lettore, farlo sentire parte della nostra squadra era la chiave.
Scrivere in maniera semplice per raccontare concetti complicati, come poteva essere il funzionamento di un processore, una scheda video, un software o una scheda madre era difficilissimo. Riuscirci rappresentava la chiave del successo di quelle riviste.
In gergo, chiamavamo quel metodo di scrittura: “castellano”. Ho visto tanti miei testi ribaltati completamente, riscritti e intrisi di correzioni, prima di afferrare in pieno l’essenza di quella scrittura. “Scrivi come se dovessi raccontare qualcosa a un amico davanti a una birra, al bar”. Mi dicevano. E avevano ragione.
Racconta solo le cose importanti. Non far perdere tempo al lettore
“Racconta solo le cose importanti. Non far perdere tempo al lettore, ma fagli venire voglia di continuare. Evita giri di parole e usa periodi brevi. Racconta cose interessanti, usa tanti esempi, ma che siano vicini al tuo lettore. Evita l’inglese quando puoi usare l’italiano. Sii in grado di capire e filtrare cosa è interessante da cosa non lo è…”. Erano le basi della scrittura efficace.
In quegli anni ho imparato una lezione importantissima: scrivere facile è la cosa più difficile del mondo. Almeno per uno che vuole divulgare informazioni e fare comunicazione vera, ovvero facendosi capire.
Scrivere con tanti paroloni, tecnicismi superflui, frasi fatte e concetti complessi è decisamente più facile, ma cela insicurezza e la volontà di volersi parlare addosso, senza preoccuparsi di essere poi effettivamente compresi… Quasi un controsenso.
Ad ogni modo, durante i miei anni da redattore ho imparato tante cose sulla scrittura che ho continuato ad affinare ed elaborare anche in seguito, quando ho cambiato settore e ho fondato Dynamo, mentre scrivevo contenuti di ogni genere: articoli, comunicati stampa e poi testi per ADV, landing page commerciali, email, pitch deck, podcast, script video e così via.
Oggi applichiamo quotidianamente quelle regole di scrittura quando prepariamo contenuti per i nostri clienti ed è il motivo per cui i nostri comunicati vengono ripresi sempre dai media più importanti, i nostri articoli vengono letti, i nostri video funzionano, i nostri clienti, startup, Pmi e grandi aziende, sono soddisfatti.
Ecco qui, alcuni consigli ampiamente rodati che oggi condivido con il mio team e rappresentano la base per un copywriting efficace.
1) Scrivi come parli.
Immagina sempre di avere davanti a te il destinatario del tuo messaggio e parla con lui, non a lui. Sii spontaneo.
2) Lascia che l’occhio abbia degli appigli.
Fare dei blocchi uniformi rende un testo impenetrabile a una prima occhiata e scoraggia il lettore. Lasciare delle zone di aria permette di isolare concetti che invogliano la lettura.
3) Semina curiosità.
Funzionano molto bene nel testo quegli elementi che creano attesa e voglia di andare avanti. Vuoi sapere quali sono? Eccoli:
- ma adesso viene il meglio,
- e non finisce qui,
- adesso te lo spiego
4) Collega le idee.
Una frase che funziona ha sempre un legame stretto con quella che la segue. Salti troppo lunghi e illogici affaticano il lettore.
5) Ascolta le parole
Scrivere vuol dire non solo mettere in ordine i pensieri, ma anche renderli musicali. Per capire se quello che hai scritto funziona, ripetilo ad alta voce e senti come suona. Capirai subito se servono pause o se alcuni periodi sono troppo articolati.
6) Nulla dies sine linea
Non far passare neanche un giorno senza scrivere. Esercitati, ogni volta che puoi. Più scrivi, più sarai bravo a farlo.
7) Impara dai migliori
In mezzo a tanti testi scritti in serie, ogni tanto troverai dei piccoli capolavori che ti tirano dentro, che catturano la tua attenzione, che funzionano. Sezionali, studiali, scoprine i segreti.
8) Sii te stesso
In un mondo in cui tutti copiano tutto, cerca e trova la tua voce. Rendi riconoscibile il tuo stile e prova ad essere unico.
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L’autore
Oltre ad essere founder di Startup-News.it e co-founder di Dynamo-lab.com, Salvatore è anche investitore e consulente in diverse startup. Si occupa, inoltre, di business development, innovazione e digital strategy, è formatore e docente di marketing e comunicazione per enti, aziende e istituti universitari.
Se questo tema ti ha fatto riflettere e vuoi capire come applicarlo concretamente alla tua azienda, contattami: sarò felice di offrirti una consulenza per confrontarci. Potrebbe essere l’occasione giusta per individuare insieme il primo passo da fare e trasformare un’idea in una strategia concreta.