20 novembre. TENDENZE PROFONDE ALLA RICERCA DI SIGNIFICATI. Secondo Laura Rolle non bisogna fermarsi a fotografare ciò che accade, ma spiegare perché accade. Non sono semplici tendenze, ma movimenti che agiscono in profondità. Nascono dai mutamenti del senso che attribuiamo alle cose — al tempo, al lavoro, al benessere, alla natura — e anticipano ciò che, tra qualche anno, vedremo concretamente nei mercati e nei comportamenti. Il turismo, più di ogni altro settore, è una lente che riflette i cambiamenti sociali. È una visione che anticipa il futuro, perché lavora sull’immaginario collettivo, su ciò che le persone desiderano prima ancora di saperlo: significa spostare il focus dal prodotto all’esperienza valoriale. Un territorio non è competitivo perché ha più attrazioni, ma perché interpreta meglio i valori del suo tempo. Non si tratta di rincorrere le mode, ma di progettare strategie coerenti, intercettando i cambiamenti dell’immaginario e traducendoli in progettazione, anticipando il bisogno prima che diventi urgenza. Onde lunghe versus mode passeggere: ne riparleremo.
12 novembre. BENESSERE RIGENERATIVO ANCHE IN VIAGGIO: IL FUTURO DELLA SALUTE. Regenerative Travel sostiene che la convergenza di scienza, spiritualità, design e comunità sta ridefinendo il benessere nel settore dell’ospitalità, dall’esperienza individuale degli ospiti ai sistemi globali. Diverse le sollecitazioni interessanti: oltre che “non peggiorare le cose”, occorre migliorarle attivamente. Le generazioni più giovani comprendono che stanno ereditando un pianeta in crisi, e la cui rigenerazione non è facoltativa, è una nostra responsabilità collettiva; il cambiamento nel concetto di benessere avvenuto negli ultimi anni si chiama responsabilità. La medicina della longevità riguarda lo stile di vita, la mentalità e l’autoformazione continua. Il futuro del benessere renderà sempre più sfumata la linea di demarcazione tra pratiche mediche e stili di vita. L’esercizio fisico, il movimento e la salute muscolare sono le medicine più potenti; il legame emotivo è la nuova valuta, è il legame con se stessi, con la comunità e con il luogo che determina il benessere; colmare il divario tra scienza e spiritualità, anche perché la scienza “ufficiale” sta ora convalidando molte pratiche un tempo considerate “alternative”; la vera medicina non è l’isolamento ma la comunità, che è alla base del benessere; il benessere rigenerativo trasforma gli ospiti in custodi, e non deve per forza costare molto. Le persone vengono per lo spirito del luogo e il legame con la comunità. Sembra tutto già risaputo, eppure è rivoluzionario.
10 novembre. PRESENZO-GRAMMA PIATTO PER GLI HOTEL? Secondo Italian Hotel Monitor di Trademark Italia i dati fino al terzo trimestre 2025 evidenziano una crescita lenta e non omogenea. A fronte di buoni andamenti di alcune città d’arte e d’affari, segnali di flessione per altre, in particolare quelle balneari. Il periodo segna un risultato positivo rispetto al 2024: di lieve entità per l’occupazione camere, più corposo sul fronte tariffario, con un prezzo medio camera che passa da 151 € a 155 (+2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024), un incremento dovuto al rafforzamento del turismo Mice e alla costante crescita del movimento turistico internazionale, in particolare dei clienti extraeuropei che più di altri ricercano in Italia strutture ricettive di segmento premium e luxury. Una conferma che il lusso “tira” più della spiaggia.
Ottobre. IL BUSINESS TRAVEL È IN RIPRESA POST COVID, IN ITALIA +8,2%. Global Business Travel Association (Gbta) ha presentato una indagine, che ha preso in esame 72 Paesi e 44 settori industriali delineando i principali trend e le previsioni di spesa per il periodo 2025-2029. Oltre alle proiezioni economiche, il rapporto si fonda su un ampio sondaggio che ha coinvolto oltre 7.300 business traveller in cinque macro aree del mondo, con l’obiettivo di monitorare abitudini, preferenze e comportamenti di spesa. Il settore dei servizi si conferma più stabile e meno esposto ai rischi legati ai dazi, e con prospettive di crescita più solide. In particolare, i comparti che mostrano le performance migliori sono quelli professionali e finanziari e il macro-settore che include intrattenimento e tempo libero. Sempre più diffusa è la tendenza al bleisure, con il 59% che dichiara di combinare viaggi di lavoro e momenti personali. La percezione resta positiva e l’86% dei viaggiatori considera i viaggi d’affari un investimento utile per raggiungere gli obiettivi aziendali. In Italia il comparto nel 2025 segna una solida ripresa: la spesa è attesa in aumento dell’8% anno su anno con un’ulteriore crescita del 6,5% prevista per il 2026. Nel periodo 2024-2029 il mercato dovrebbe espandersi a un ritmo medio annuo del 5,4%, nonostante le incertezze dello scenario globale. Il profilo del viaggiatore d’affari italiano mostra alcune peculiarità rispetto al quadro internazionale. Il 76% dei professionisti ha viaggiato lo stesso numero di volte o di più rispetto al 2019, ma la durata media delle trasferte si è più contenuta rispetto alla media globale. Anche la spesa media risulta inferiore. In Italia un viaggio d’affari costa in media 978 dollari a persona (rispetto ad una media globale di 1.128)I. La suddivisione dei costi evidenzia 331 dollari per l’alloggio, 197 per vitto e bevande, 182 per il trasporto aereo, 181 per i trasferimenti terrestri e 88 dollari per altre spese. Le motivazioni principali sono i seminari e training (27%), gli incontri commerciali e di gestione clienti (22%) e le conferenze e convention (20%).
I viaggi di lavoro servono ancora, meglio se sono (anche) piacevoli.
19 novembre. SL&A a ROOTS MATERA 2025. “Identi-tales: raccontare l’Italia alle Comunità italiane nel mondo e Comunicare il turismo delle radici” è stata la sessione a cui abbiamo partecipato con un ragionamento del tutto inedito. Ci siamo basati su una tavola dei sensi (e della loro eventuale assenza) per dimostrare come ne usiamo e stimoliamo sempre troppo pochi. Il digitale si ferma alla vista e all’udito (e anche l’accessibilità considera solo questi due bisogni speciali della sfera sensoriale), mentre la memoria, l’identità e l’appartenenza spaziano su tutti. E’ un grande campo di lavoro finora inesplorato.