Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un momento che invita a guardare con lucidità ciò che accade nello spazio e nella vita di chi subisce violazioni del proprio corpo, della propria immagine e della propria libertà. È una ricorrenza che chiede responsabilità, presenza e scelte concrete. Ed è proprio da qui che nasce il nostro impegno.
Come SCAI comunicazione, insieme a Rome Future Week®, abbiamo scelto di aderire alla class action “100 Donne per Tutte” promossa dall’associazione L’Abbraccio del Mediterraneo ETS. Un’azione collettiva nata per proteggere le donne esposte senza consenso in contesti digitali che ledono la loro dignità e minano la fiducia nelle relazioni e negli ambienti in cui vivono, perché la violenza digitale è una delle modalità con cui la violenza di genere si manifesta, spesso in modo silenzioso ma profondamente lesivo.
In questo percorso ci siamo messi a disposizione per realizzare una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto agli uomini, perché il cambiamento culturale passa da chi ha la possibilità – e la responsabilità – di scegliere un comportamento diverso, rispettoso e consapevole.
Il concept della campagna: il corpo come spazio inviolabile
Il punto di partenza è stato chiaro fin dall’inizio: il corpo di una donna appartiene solo a lei. Non allo sguardo degli altri, non al web, non a chi crede di poterne disporre senza consenso. Non è – e non diventerà mai – di dominio pubblico.
Da questa convinzione abbiamo fatto nascere l’intero concept creativo, lavorando sul significato stratificato della parola “dominio”. Nel linguaggio digitale rimanda immediatamente ai domini del web, agli spazi in cui le immagini si muovono veloci, spesso fuori dal controllo di chi le subisce. In senso più ampio richiama invece l’idea di spazio pubblico, un luogo esposto allo sguardo e all’uso di chiunque.
La campagna interviene proprio qui, per ribaltare questa percezione e restituire al corpo la sua natura più vera: uno spazio privato, inviolabile, che nessuna presenza online può trasformare in qualcosa di accessibile.
Raccontare questo tema attraverso una campagna di sensibilizzazione ci ha permesso di trasformare un concetto in un messaggio culturale, prima ancora che comunicativo. La diffusione non consensuale di immagini intime non nasce dalla tecnologia in sé, ma da uno sguardo che considera il corpo altrui come qualcosa di esposto e quindi disponibile ed utilizzabile. È questo meccanismo che vogliamo mettere in discussione.
Per questo la campagna si rivolge soprattutto agli uomini: li invita a fermarsi, a riflettere sul significato delle proprie azioni, a riconoscere che anche lo spazio digitale richiede responsabilità, cura e rispetto. Ogni gesto nella rete ha un impatto reale, e intercettare questo impatto è parte del cambiamento.
L’evento del 9 dicembre a Roma: uno spazio pubblico di confronto e responsabilità
La campagna verrà presentata il 9 dicembre alle ore 11.00, all’Europa Experience – David Sassoli in Piazza Venezia, durante un evento pubblico dal titolo “Il suo corpo non è un dominio pubblico”.
Un appuntamento promosso da L’Abbraccio del Mediterraneo ETS e 100 Donne per Tutte, in collaborazione con SCAI e Rome Future Week®, che prosegue il percorso avviato nell’estate 2025 con l’appello e la class action nati dopo la scoperta dei siti che esponevano senza consenso i corpi delle donne, trasformando lo spazio digitale in un luogo di violazione.
L’incontro riunirà figure istituzionali, magistrati, attiviste, ricercatrici, esponenti del mondo accademico e studenti. Interverranno, tra gli altri, la presidente dell’associazione promotrice, magistrati che da anni lavorano sul tema della violenza di genere, rappresentanti della Commissione Europea, studiose di scienza e tecnologia, avvocate impegnate nella tutela delle vittime e testimoni dirette che porteranno la loro esperienza.
La presenza della Classe 4G del Liceo Classico Ennio Quirino Visconti e di docenti dell’Abbraccio del Mediterraneo sottolinea il valore educativo dell’iniziativa, che nasce per parlare non solo agli esperti, ma anche alle nuove generazioni.
Nel corso dell’evento verrà presentato anche il materiale ufficiale della campagna ideata da SCAI comunicazione, condividendo con il pubblico il percorso creativo e l’obiettivo culturale che lo sostiene.
Sarà un momento per ascoltare, comprendere e prendere posizione: perché la violenza digitale si combatte con un cambiamento di sguardo collettivo.
Perché è il momento di prendere posizione
La violenza digitale colpisce le donne in modo diretto, espone i loro corpi senza consenso, genera paura e isola chi la subisce. Ed è una realtà che riguarda la vita quotidiana di moltissime di loro.
La class action “100 Donne per Tutte” nasce per offrire tutela a chi è stata violata e per riportare al centro il rispetto del corpo e dell’immagine personale, anche quando passano attraverso la rete. È un’iniziativa che unisce persone, istituzioni e professionisti attorno a un obiettivo condiviso: rendere il digitale un luogo più sicuro e più rispettoso.
Come SCAI comunicazione abbiamo scelto di partecipare attivamente a questo percorso, mettendo le nostre competenze al servizio di una causa che richiede attenzione e responsabilità.
Chi sente il bisogno di sostenere questa battaglia può farlo: anche un gesto semplice, come condividere la campagna sui propri canali, aiuta a trasformare il modo in cui viviamo e custodiamo lo spazio digitale che abitiamo.