IAB Europe ha pubblicato il primo report paneuropeo sull’adozione di soluzioni di Addressability & Measurement che offre una visione chiara di come inserzionisti, agenzie, editori e fornitori di tecnologia si stanno preparando per un mondo che mette al primo posto la privacy.
Il documento evidenzia il forte slancio nella sperimentazione e nell’adozione di nuovi strumenti che mettono al primo posto la privacy, ma rivela anche alcune lacune critiche che devono essere colmate affinché il settore possa progredire insieme.
Risultati principali del report su Addressability & Measurement
- Gli inserzionisti dimostrano il minor livello di competenza, mentre gli AdTech sono quelli che più spesso dichiarano di possedere conoscenze avanzate o specialistiche nel proprio settore; gli inserzionisti, invece, non dispongono di personale con competenze che vadano oltre la semplice familiarità.
- L’accesso ai dati multipiattaforma è la sfida principale del settore (68%), seguita dalle normative sulla privacy (58%) e dalla perdita di segnali dovuta alla dismissione dei cookie (48%).
- La standardizzazione è una necessità chiara e urgente, con gli intervistati che citano strutture incoerenti e pratiche frammentate tra piattaforme e mercati.
- Oltre il 50% delle organizzazioni sta adottando o testando soluzioni di Data Clean Room e Unified ID, mentre anche i dati contestuali (46%), i segmenti di pubblico definiti dal venditore (38%) e il customer match (36%) mostrano una forte diffusione.
- Oltre il 70% dichiara di avere un’elevata familiarità con la misurazione privacy-first, ma l’attribuzione senza cookie (53%) e la mancanza di standardizzazione (58%) rimangono ostacoli per gli intervistati.
I risultati sottolineano che il settore è in fase di transizione, sta compiendo progressi, ma necessita ancora di maggiore formazione, linee guida più chiare e allineamento per garantire che tutti gli stakeholder possano gestire con sicurezza identità, dati e misurazione.
