Nuova dilazione fino a 60 rate per i debiti contributivi - redigo.info

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 24 ottobre 2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che introduce importanti novità sulla rateizzazione dei debiti contributivi dovuti a INPS e INAIL.

Il provvedimento dà attuazione a quanto previsto dalla legge n. 203/2024 e apre la possibilità di ottenere piani di rientro fino a un massimo di 60 rate mensili, ampliando in modo significativo le precedenti facoltà di dilazione.

La principale innovazione è l’introduzione di una disciplina speciale che, dal 1° gennaio 2025, consente all’INPS e all’INAIL di concedere la dilazione fino a cinque anni per i debiti non ancora affidati alla riscossione.

Finora la durata ordinaria era limitata a 24 o 36 rate, con estensioni fino a 60 solo tramite autorizzazione ministeriale. Il decreto elimina questo passaggio, rendendo l’iter più rapido e gestito direttamente dagli enti previdenziali.

Secondo l’articolo 1 del decreto, la rateazione può essere concessa in due tipologie di situazioni:

  • fino a 36 rate per debiti fino a 500.000 euro, in presenza di una comprovata temporanea difficoltà economico-finanziaria;
  • fino a 60 rate per debiti superiori a 500.000 euro, sempre in presenza delle medesime condizioni di difficoltà.

È inoltre possibile, in determinate circostanze, ottenere una seconda dilazione anche con un piano già in corso.

Il decreto stabilisce che saranno i consigli di amministrazione di INPS e INAIL a definire, entro 60 giorni, i criteri operativi:

  • requisiti da dimostrare per ottenere la rateazione;
  • modalità di presentazione delle domande (solo online);
  • criteri per determinare il numero di rate;
  • modalità di pagamento e condizioni di revoca.

Le nuove regole si applicheranno alle domande presentate a partire dal trentesimo giorno dalla pubblicazione dei provvedimenti interni dei due istituti.

Infine, un passaggio rilevante riguarda le richieste presentate dal 12 gennaio 2025 in poi: gli interessati potranno infatti chiedere una rideterminazione del numero di rate sulla base delle nuove disposizioni, presentando apposita istanza nei tempi previsti.

Redazione redigo.info

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