da La Valsusa – giovedì 27 novembre 2025
Condove – Il tema della sicurezza sul lavoro, giovedì 20 novembre, è stato al centro dell’iniziativa promossa, nella biblioteca comunale Margherita Hack, dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) di Torino e dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro (ANMIL), con il patrocinio della Città Metropolitana. Protagonisti del dibattito, sotto il titolo ” Casuali o Causati?” il magistrato della Corte di Cassazione Bruno Giordano e il giornalista di Repubblica Marco Patucchi, autori del libro Operaicidio. A moderare Federica Bello, direttrice del settimanale La Valsusa e redattrice de La Voce e il Tempo.
L’iniziativa fa parte del progetto “Alberi della Sicurezza”, ideato dall’artista Francesco Sbolzani e sostenuto da MLAC e ANMIL. Ogni anno, in prossimità del Natale, l’installazione di caschi accende i riflettori sulle morti sul lavoro, dando voce alle storie delle vite spezzate. Nel 2025 MLAC ha ampliato il progetto con una campagna dedicata alla memoria, formazione e dialogo in tutta Italia; l’evento di Condove è stato una tappa di questo percorso.
Il sindaco Jacopo Suppo ha aperto la serata sottolineando l’urgenza del tema; “Anche se nel nostro territorio non registriamo incidenti gravi, la sicurezza resta una priorità; non si può abbassare la guardia”. Ha poi ribadito che sicurezza sul lavoro è responsabilità condivisa tra istituzioni, imprese e cittadini.
Giordano e Patucchi hanno esposto e riflettuto sull’importanza del linguaggio: “In Italia, con una media di tre morti al giorno – spiega Patucchi – questa emergenza è paragonabile a un bollettino di guerra, ma troppe tragedie restano invisibili perché non denunciate”. Giordano ha introdotto il neologismo “operaicidio“, titolo del loro libro, per denuciare come il fenomeno venga spesso banalizzato o nascosto dietro termini come “morti bianche”, che cancellano la memoria collettiva. “Abbiamo voluto andare oltre la cronaca, raccontando le responsabilità e l’umanità delle vittime”.
Nel dibattito si è parlato di cause sistemiche come subappalti, lavoro nero e controlli carenti. Giuseppe Filippone, segretario CISL Torino-Canavese, ha insistito sulla necessità di un cambio culturale, a cominciare dalle scuole.
Patucchi ha ricordato la paura dei lavoratori di denunciare gli incidenti per timore di perdere il lavoro. Giordano ha richiamato la Costituzione, ricordando che il lavoro è fondamento di dignità e libertà e che lo Statuto dei Lavoratori rimane un traguardo da difendere, anche dopo 55 anni,
La moderatrice Federica Bello ha riportato al centro la dimensione umana “Dietro i numeri ci sono famiglie distrutte, storie di invisibili spesso relegati in cronache marginali”. Un invito a riflettere profondamente su un dramma sociale che richiede impegno e responsabilità quotidiani.
Eloisa Giannese