Rischio di recidiva: se lo conosci non lo temi
20%. È questo l’incremento della sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore al seno che è stato registrato nell’arco di otto anni, tra il 2015 e il 2023. Un dato più che positivo e che è destinato nel futuro a crescere ulteriormente. Le ragioni? Innanzitutto, l’attenzione delle donne alla salute, che le porta a sottoporsi ai controlli di screening, con una maggiore probabilità di cogliere il tumore quando è in fase precoce e quindi più guaribile. E il merito va anche ai progressi nelle terapie, con la formulazione di farmaci sempre più mirati alla tipologia di cancro.
L’attività sempre più approfondita dei ricercatori ha portato a lavori scientifici che hanno evidenziato il rischio di recidiva anche nelle donne con una diagnosi precoce, nel caso del tipo di tumore al seno HR+/HER2- , nonostante il trattamento con la terapia endocrina. Per fortuna la ricerca non si ferma, con l’obiettivo di offrire a queste pazienti una terapia adiuvante in combinazione con un inibitore dell’aromatasi che possa ridurre il rischio di recidiva. Ma le pazienti vanno informate e devono condividere il percorso di cura con l’oncologo. Da rilevazioni effettuate è emerso che le donne possono accusare un senso di paura e di incertezza, fonte di un rifiuto alla terapia, se questa non viene ben spiegata, in particolare per quanto riguarda la prevenzione del rischio di recidiva. Non solo. Le pazienti vogliono sapere di più su come si articola l’approccio alla malattia oncologica dopo la diagnosi, e chiedono di conoscere il proprio rischio di recidiva e come viene determinato.
Da qui, l’importanza dell’Academy, che rappresenta un vero e proprio corso di aggiornamento e che Europa Donna Italia organizza con il coinvolgimento della rete associativa. Quello che si è appena tenuto proprio sul rischio di recidiva, ha permesso alle partecipanti di ampliare le proprie conoscenze su questa importante tematica e sui trattamenti disponibili, di risolvere i propri dubbi e di interagire con gli Esperti coinvolti. Non solo. Una parte dell’Academy è stata dedicata agli studi clinici, ai criteri di valutazione, agli obiettivi che si propongono i ricercatori a seconda della fase del lavoro scientifico da sviluppare. Si tratta di un mix di informazioni importanti, che ampliano le capacità decisionali per chi desidera proporsi quale volontario allo sviluppo di uno studio.
L’Academy è stata realizzata con il supporto non condizionante di Menarini Stemline.