BOLOGNAFIERE CELEBRA 20 ANNI DI PRESENZA IN CINA - BolognaFiere Group

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Bologna, 4 dicembre 2025

In occasione della China Shanghai International Children's Book Fair, BolognaFiere celebra il ventesimo anno di attività in Cina, un traguardo che testimonia la solidità di una strategia di lungo periodo e la capacità del Gruppo di anticipare le trasformazioni del mercato fieristico globale.

BolognaFiere ha aperto la sua prima sede a Shanghai nel 2005, diventando una delle prime realtà fieristiche europee a investire direttamente in Cina con una struttura operativa permanente. Da allora, la società ha costruito un network di relazioni e competenze che oggi conta oltre 80 dipendenti nell’organizzazione fieristica e negli allestimenti e un portafoglio di eventi che realizza a Hong Kong, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou, nei settori della cosmetica, dell’editoria per ragazzi, della private label e della pet industry.

Quando BolognaFiere è entrata per la prima volta in Cina nel 2005, siamo stati tra i primi organizzatori fieristici europei a stabilire una presenza permanente nel Paese.

All’epoca, il nostro obiettivo era semplice ma coraggioso: non solo portare l’eccellenza italiana sul mercato cinese, ma costruire fiere e piattaforme di business all’interno dell’ecosistema cinese, insieme alle istituzioni locali, ai partner industriali e alle industrie globali” ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente del Gruppo BolognaFiere “La sfida successiva è stata ampliare questo hub asiatico per connettersi più direttamente con il Sud-Est asiatico — mercati come Thailandia (Cosmoprof CBE Asean, Bangkok) e Indonesia (Cosmobeauté, BSD City), dove la domanda di fiere specializzate stava crescendo rapidamente”.

Nel tempo, il portafoglio di BolognaFiere si è ampliato grazie a solide partnership — tra cui quella con Informa per il network Cosmoprof Asia e quella recente con United Exhibition per gli eventi dedicati al vino in mercati emergenti come il Vietnam.

A Hong Kong, con il partner e azionista INFORMA Markets, si è appena conclusa con successo la 28ª edizione di Cosmoprof Asia. Oltre 2.600 espositori provenienti da 46 Paesi e regioni — +4% rispetto al 2024 — hanno presentato prodotti e tecnologie in più di 60.000 metri quadrati di superficie netta espositiva per un fatturato di oltre 30 milioni di euro.

Antonio Bruzzone, Amministratore Delegato di BolognaFiere Group, sottolinea: “Vent’anni fa abbiamo creduto nel potenziale della Cina e nella necessità di essere presenti direttamente in un mercato che stava cambiando le regole del commercio mondiale. Oggi possiamo dire che quella scelta è stata decisiva: BolognaFiere è diventata un player globale, capace di connettere culture, economie e filiere produttive. La nostra missione è continuare a costruire ponti tra Europa e Asia, con visione, competenza e presenza sul territorio.”

Il 20° anniversario di BolognaFiere China non è solo una ricorrenza, ma un punto di svolta. Tra le tappe più significative di questo percorso, l’apertura della società di allestimenti Henoto China, che ha permesso di offrire servizi integrati di design, costruzione e logistica non solo per gli eventi del Gruppo, e la recente espansione in India, dove BolognaFiere ha inaugurato una nuova sede per replicare il modello di successo sviluppato in Cina.

“La nostra visione è chiara: non operiamo in Cina o in India semplicemente per accompagnare l’internazionalizzazione delle imprese italiane” prosegue Bruzzone “Operiamo dalla Cina e dall’India come parte di una rete fieristica globale, capace di generare nuovi mercati, nuove community e nuove filiere”.

Questo approccio si è dimostrato particolarmente efficace in tempi di incertezza geopolitica.

Invece di esportare un format dall’Europa all’Asia, BolognaFiere sviluppa ecosistemi “local-to-local” — China-for-China, India-for-India — costruendo manifestazioni profondamente integrate con la struttura industriale e le priorità di policy di ciascun Paese.

Allo stesso tempo, BolognaFiere continua a fungere da ponte.

La presenza in Asia rafforza la visibilità delle industrie del Made in Italy, favorisce la cooperazione con le istituzioni asiatiche e crea un rapporto di fiducia di lungo periodo tra espositori e buyer. Il modello fieristico europeo — che unisce business, cultura e innovazione — può continuare a prosperare in Asia, se adattato con rispetto e spirito di partenariato.

In un mondo di mercati sempre più frammentati, il settore fieristico resta uno dei pochi spazi in cui il dialogo e la fiducia si costruiscono attraverso la relazione umana.

È con questo spirito che BolognaFiere continua a investire in Asia — con visione, umiltà e un forte senso di missione condivisa.

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