Il vero significato del Natale: una breve riflessione (e un regalo)

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Il Natale è una delle festività più amate e celebrate in tutto il mondo. Ma è anche la festa religiosa il cui significato è stato più stravolto nell’arco dei decenni. Spero non vogliate criticare il mio desiderio di illustrare cosa significhi davvero il Natale, dal momento che mi sono sempre professato (e continuo a farlo) cristiano cattolico.

Oltre alle decorazioni scintillanti, ai regali e ai banchetti abbondanti, oltre alla magia del Natale e ai Babbi Natale che scendono dal caminetto (sempre più assente dalle case moderne) o si arrampicano dai balconi (sempre più diffusi in una società “pericolosa” come la nostra, mi si passi la battuta…), il Natale rappresenta un’ottima occasione per avere un momento di riflessione, di condivisione e di amore. È un periodo in cui ci viene ricordato l’importanza della famiglia, dell’amicizia e della generosità.

Certo, potremmo sottolineare come sarebbe auspicabile che tali riflessioni, condivisioni e amore fossero tipiche di ogni singola giornata di un essere umano (il che non vuol dire sterilizzarlo dalle zone d’ombra e di oscurità che lo vivono quotidianamente, anzi!), ma per il momento soffermiamoci sull’occasionalità della festa identificata nel 25 dicembre.

Il Natale affonda le sue radici in una storia di speranza e rinascita. La nascita di Gesù, simbolo di pace e amore, ci invita a riflettere sui valori più profondi della nostra esistenza. E si tratta di una proposta che in realtà è adeguata a ogni essere umano, perché la forza della figura di Gesù sta proprio nella sua “debolezza”, nel suo aprirsi all’umanità, in ogni sua singola connotazione. E questo, in un mondo spesso frenetico e superficiale, diventa occasione speciale per riflettere a fondo su ciò che è l’essere umano nella sua realtà, non nelle sue ideologie. Il Natale, insomma, ci offre l’opportunità di fermarci, di guardare dentro di noi e di rinnovare i nostri legami con le persone a noi care, certo, ma anche molto, molto di più.

Ma il Natale non è solo un momento di introspezione; è anche un’occasione per fare del bene. Durante queste festività, molte persone si impegnano ad aiutare chi è in difficoltà, donando tempo, risorse o semplicemente un sorriso. È un momento in cui l’umanità si riunisce, superando le differenze e abbracciando la diversità. Auguro a tutti di poter fare questo in ogni singolo giorno dell’anno!

In questo spirito di condivisione e di gratitudine, ho deciso di fare un regalo speciale a tutti i lettori che amano la scrittura e che si iscriveranno alla newsletter di Albero del Mistero (trovi il link di iscrizione qui sotto). In regalo, riceverete un eBook gratuito intitolato “Il potere della punteggiatura” (oppure, se state leggendo questo articolo in un periodo ormai lontano da quando è stato pubblicato la prima volta, riceverete un altro ebook: in ogni caso riceverete un regalo, ed è questo quel che conta!). Questo libro è una risorsa preziosa per chi desidera migliorare la propria scrittura e comprendere l’importanza della punteggiatura nella comunicazione. 

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In conclusione, ricordiamoci che il Natale è un momento per celebrare ciò che abbiamo, per esprimere gratitudine e per condividere amore e gioia. Che questo Natale possa essere per tutti noi un periodo di riflessione, di rinnovamento e di solidarietà. Buone Feste!

Recapiti
Fabrizio Valenza