La battaglia delle donne single arriva in Corte costituzionale | Associazione Luca Coscioni

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Il prossimo 11 marzo si terrà l’udienza pubblica in Corte costituzionale che potrebbe segnare un importante passo avanti nella lotta per i diritti delle donne singole in Italia. L’udienza si concentrerà sul divieto di accesso alla procreazione medicalmente assistita (PMA) per le donne singole, attualmente sancito dall’articolo 5 della legge 40 del 2004, che prevede che possano accedere a queste tecniche solo le coppie di sesso diverso, stabilmente conviventi o sposate.

“Oggi, ci sono donne singole che desiderano diventare madri e si trovano di fronte a una legge che limita le loro scelte e opportunità e sono costrette ad andare in altri Paesi per avere una gravidanza con la fecondazione assistita”, dichiara Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, avvocata e coordinatrice del team legale di studio e difesa delle persone che agiscono contro la legge 40/04.

“Poi rientrano in Italia, dove portano avanti la gravidanza, partoriscono e si occupano della crescita dei propri figli legittimi. Se la Corte dovesse dichiarare incostituzionale questo divieto, le donne singole residenti in Italia avrebbero finalmente accesso alla PMA nei centri pubblici e privati senza nessuna discriminazione. Non si determinerebbe alcun vuoto normativo dalla cancellazione del divieto perché già queste tecniche sono garantite e previste su tutto il territorio”.

L’incidente di costituzionalità è stato sollevata dal Tribunale di Firenze nell’ambito di un procedimento legale avviato da Evita, una donna di 40 anni di Torino, che ha visto negata la sua richiesta di accesso alla PMA in un centro di fecondazione assistita in Toscana. Il giudice ha rilevato la violazione dei suoi diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Nel procedimento davanti al tribunale di Firenze sono intervenuti anche Serena che, anche, vuole accedere alla PMA e l’Associazione Luca Coscioni.

Evita e le altre parti sono difese dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni con gli avvocati: Filomena Gallo, Marilisa D’Amico, Paola Stringa, Gianni Baldini, Benedetta Liberali, Francesca Re, Angelo Calandrini, Irene Pellizzone, Rocco Berardo e Alessia Cicatelli. Filomena Gallo con l’Associazione Luca Coscioni da oltre 20 anni si batte per eliminare i divieti della legge 40, tra cui il divieto di eterologa e quello che impediva l’accesso alla PMA per coppie fertili portatrici di patologie genetiche e il limite dei tre gameti fecondabili e unico e contemporaneo trasferimento in utero.

L’Associazione Luca Coscioni è anche promotrice della campagna “PMA per tutte”, un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione che mira a cancellare questo divieto discriminatorio e a garantire l’accesso alla fecondazione assistita a tutte le persone, indipendentemente dal loro stato civile. L’udienza del giorno 11 marzo, segna un momento cruciale per i diritti delle donne e per la costruzione di una società più equa e inclusiva.

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.

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Ass. Luca Coscioni