l’ultimo appuntamento è con gli ‘esercizi di democrazia’ — Assemblea legislativa. Regione Emilia-Romagna

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Come evento conclusivo della Settimana della legalità, l’Assemblea legislativa è stata testimone degli “esercizi di democrazia” rappresentati in aula questa mattina da tre consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze dei Comuni di Faenza (Ravenna), San Lazzaro di Savena (Bologna) e Gragnano Trebbiense (Piacenza) nonché da un rappresentante dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze dell’Emilia-Romagna.

Durante la settimana della legalità in Assemblea legislativa si sono svolti quest’anno 66 eventi su tutto il territorio regionale, coinvolgendo 155 soggetti tra pubblico e privato, e in occasione dei cinque appuntamenti realizzati in viale Aldo Moro hanno partecipato oltre 400 studenti e studentesse emiliano-romagnoli. Dopo i saluti del direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti, la parola è passata al consigliere Paolo Trande, che ha la delega alla promozione della legalità affidatagli dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea.

“Siamo lieti di accogliere in Assemblea legislativa tre consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze che sono luoghi d’esercizio per la democrazia – ha dichiarato Trande, che nel corso della mattinata ha anche rappresentato l’Assemblea legislativa al Consiglio comunale di Bologna nella seduta solenne dedicata al tema della legalità -. Nella settimana della legalità oggi ricorre la trentesima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si fonda su tre punti cardine: memoria, impegno e contrasto alle mafie. Memoria perché non dobbiamo mai dimenticare la nostra storia e difendere la democrazia, che è il nostro bene più prezioso; impegno perché la legalità va difesa quotidianamente; contrasto alle mafie perché ancora oggi sono presenti e pervasive e dobbiamo contrastarle. La legalità, come la democrazia, non è un dato acquisito per sempre e occorre difenderla e praticarla ogni giorno. Legalità, inoltre, non è solo il rispetto burocratico delle leggi ma è molto di più e discende dai valori della nostra Costituzione”.

Ad accompagnare i componenti dei diversi consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze, che in aula hanno parlato dei temi cruciali che stanno affrontando, anche alcune rappresentanti delle istituzioni dei loro comuni di riferimento.

Per la sindaca di San Lazzaro di Savena (Bologna) Marilena Pillati “esperienze come quella del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze sono importanti perché permettono di capire quanto ognuno di noi possa fare la propria parte in maniera attiva per difendere la legalità e la democrazia. Noi abbiamo il dovere di ascoltare le richieste di coloro che un domani avranno la possibilità di rappresentare la nostra comunità nelle istituzioni”.

Sulla stessa linea l’assessora Martina Laghi del Comune di Faenza, che ha sottolineato quanto “la consulta rappresenti la forza con cui i ragazzi e le ragazze lavorano come cittadini attivi e in ogni contesto in cui vivono, dalla famiglia alla scuola, possano attuare comportamenti virtuosi”.

“Nel nostro piccolo comune rappresentano una realtà fondamentale i giovani consiglieri che da circa vent’anni portano avanti questo progetto. Un’esperienza importante che ci fa capire quanto abbiamo la responsabilità nel nostro agire quotidiano”, ha commentato Patrizia Calza, sindaca di Gragnano Trebbiense.

Manuel Masini, referente regionale di Libera Emilia-Romagna, ha concluso la settimana della legalità sottolineando “l’importanza di attivare sinergie capaci di diffondersi in maniera trasversale su tutto il territorio e di agire superando i confini generazionali come ha dimostrato questo prezioso momento di confronto realizzato in Assemblea legislativa”.

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