Allevamento di animali per la pelliccia vietato in Polonia

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Con la firma del Presidente Karol Nawrocki, la Polonia ha ufficialmente vietato l’allevamento di animali per la produzione di pellicce, diventando il diciottesimo paese dell’Unione Europea ad adottare una legge di questo tipo.

L’OIPA sostiene pienamente questa decisione, che finalmente mette fine a una produzione anacronistica e estremamente crudele. La Polonia era il principale produttore di pellicce in Europa e il secondo nel mondo, e circa tre milioni di visoni, volpi, cani procione e chinchillà venivano allevati e uccisi ogni anno per le loro pellicce. Questa decisione rappresenta un punto di svolta storico nella tutela dei diritti degli animali.

“Se anche un paese che è sempre stato al centro dell’industria delle pellicce decide di porvi fine, significa che la coscienza dell’Europa si sta risvegliando.
Come dimostrato da un nuovo Report all’Europarlamento ,l’industria della pelliccia è in forte crisi, ed è ora che tutti i paesi che ancora producono pellicce seguano l’esempio della Polonia senza esitazioni.”
Massimo Pradella, Presidente di OIPA ETS Sede Internazionale.

L’OIPA invita quindi tutte le istituzioni e i governi europei a mettere finalmente al bando l’allevamento di animali per la produzione di pellicce in tutto il continente, sperando in un futuro prossimo caratterizzato dal rispetto per gli animali e da una moda cruelty-free.

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