Con il messaggio n. 3048 del 14 ottobre 2025, l’INPS chiarisce le modalità operative per rinnovare l’Assegno di Inclusione (ADI) al termine delle prime 18 mensilità. Al momento della scadenza, il nucleo familiare deve presentare una nuova domanda tramite la piattaforma SIISL. Il rinnovo prevede un mese di sospensione e l’avvio di un nuovo percorso di inclusione, che coinvolge i Servizi Sociali e i Centri per l’Impiego (CPI) attraverso un’analisi multidimensionale aggiornata. L’INPS punta a garantire la continuità dei progetti di inclusione sociale e lavorativa, anche nel caso di rinnovo del beneficio economico.
La normativa di riferimento resta quella prevista dall’art. 2 del Decreto-Legge n. 48/2023, convertito dalla Legge n. 85/2023, insieme ai decreti attuativi del Ministero del Lavoro che regolano il funzionamento del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
Chi intende continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione deve:
- presentare la domanda di rinnovo dopo il 18° mese di erogazione;
- attendere un mese di sospensione obbligatoria;
- rispettare i nuovi requisiti e proseguire nei percorsi previsti per riattivare il beneficio.
Durante questo periodo, i Servizi Sociali accompagnano il nucleo familiare in un nuovo ciclo di valutazione e progettazione. il processo prevede tre fasi principali:
- entro 120 giorni dalla domanda, il beneficiario deve sostenere un incontro con i Servizi Sociali per aggiornare la scheda di valutazione e il piano individuale;
- nei 90 giorni successivi, può svolgere incontri aggiuntivi per integrare l’analisi, se necessario;
- entro 60 giorni dalla conclusione della valutazione, deve sottoscrivere o aggiornare il Patto di Servizio Personalizzato, definendo gli obiettivi formativi e lavorativi.
L’INPS applica anche una clausola di salvaguardia: se la convocazione avviene vicino alla scadenza dei 120 giorni, il beneficiario riceve comunque le prime tre mensilità del nuovo ciclo, così da evitare interruzioni nel sostegno economico.
Redazione redigo.info