Di che cosa parliamo?

Lo spreco è una delle due componenti, insieme alla perdita alimentare, del cosiddetto sperpero, ovvero della quantità di cibo che viene persa lungo l’intera filiera. Complessivamente, secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), ogni anno circa un terzo di tutto il cibo prodotto per l’alimentazione umana viene perso o gettato via. 

Numeri da paura

Oltre 8,5 milioni di tonnellate: la dimensione del fenomeno in Italia, su base annuale

55%: la quota dello spreco che avviene nelle abitazioni (la parte rimanente riguarda il resto della filiera, dal campo alla fase di trasformazione, fino alla catena distributiva).

6,48 miliardi di euro: il valore dei prodotti sprecati in casa in Italia, un dato che sale a 9,3 miliardi se si guarda all’intera filiera produttiva

22%: la percentuale stimata di cibo sprecato nelle mense scolastiche in Italia

7%: le emissioni di gas serra riconducibili al cibo sprecato all’interno dell’Unione europea

Buone (e gustose) abitudini

  • Se si mangia fuori casa, meglio ordinare una pietanza alla volta e solo dopo aver finito quello che si ha nel piatto. Le formule all you can eat? No, grazie: ci si abbuffa inutilmente mangiando più del necessario, con potenziali rischi di salute per l’uomo e rischio di spreco assicurato.
  • Sì alla doggy bag! Chiedere ai camerieri di mettere il cibo avanzato in un contenitore da portare a casa è una buona idea sotto ogni punto di vista: niente spreco di cibo, niente spreco di soldi. 
  • Conosci il tuo frigorifero: ogni ripiano è pensato per conservare al meglio prodotti diversi… e impara a sfruttare il cassetto congelatore per ciò che va conservato più a lungo. 
  • Allena la fantasia con la cucina del recupero: gli avanzi possono essere la materia prima di nuove ricette favolose! 

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