New York Times: perché continuare a stampare il giornale? Perché conviene.

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Perché continuare a stampare un quotidiano come il New York Times nell’era di internet? Perché conviene, rispondono i responsabili del gruppo. Todd Socia, Senior Vice President, non ha lasciato dubbi in occasione del recente World Printers Summit, l’annuale incontro internazionale dedicato alla stampa editoriale (Vienna, 8/9 ottobre, 2024) promosso da Wan Ifra, l’Associazione mondiale degli editori di notizie. Nel corso del 2023, la stampa del giornale ha generato ricavi superiori ai 750 milioni di dollari, pari a circa un terzo del totale. Un volume dal quale è impossibile prescindere per sviluppare le strategie del futuro, ivi compresa la crescita nel digitale. “Le attività economiche legate alla stampa vanno forte. Il nostro obiettivo è generare quanto più profitto possibile per quanto più tempo convenga per sostenere la nostra transizione al digitale”. Con 3,8 milioni di lettori a settimana, il New York Times è il quotidiano a maggiore diffusione degli Stati Uniti d’America. Nonostante il calo, condiviso con i maggiori prodotti stampati di tutto il mondo, a partire dagli anni Novanta, il giornale newyorchese utilizza ventitré centri stampa negli Stati Uniti, che producono oltre 125 milioni di copie all’anno. Fra le maggiori partnership per stampare il giornale ci sono quelle con The Dallas Morning News, Houston Chronicle, The Washington Post, Chicago Tribune e The Seattle Times. Attraverso queste viene stampato il 59% del prodotto su carta. Il rimanente 41% esce dallo stabilimento di proprietà. Dal 2019 al 2023 il fatturato delle copie generate dalle vendite agli abbonati è calato di un modestissimo – se paragonato ad altri editori – 2,8%, attestandosi su oltre 550 milioni di dollari. A tirare la volata del fatturato pubblicitario legato alla stampa sono state soprattutto le opportunità offerte da soluzioni creative, quali nastri che avvolgono la prima pagina e annunci multipli all’interno del prodotto base, in stile run-of-paper. Non si vedono davvero ragioni per chiudere con il prodotto stampato. Al contrario, si lavorerà per mantenerlo il più a lungo possibile, ed in ottima salute, sviluppando, fra l’altro, strategie di partnership sempre più efficaci con fornitori, aziende di logistica distributiva e, naturalmente, centri stampa esterni.

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