Venticinque anni orsono, nella notte fra il 19 e 20 aprile del 2000, il Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (Bs) cominciava a produrre le prime copie de L’Eco di Bergamo e del Giornale di Brescia, i quotidiani dei due editori italiani proprietari dello stabilimento. Dall’intuizione di SESAAB e dell’Editoriale Bresciana era nato il primo centro stampa consortile italiano, che oggi produce cento milioni di copie all’anno, dieci testate quotidiane locali italiane e due nazionali, Avvenire e Il Sole 24 Ore, i giornali New York Times, Le Monde, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Bild am Sonntag e Die Welt, oltre a tutti i supplementi tematici che completano i prodotti principali ed a una miriade di periodici. Passo dopo passo, con strategie di investimento mirate, il CSQ ha ampliato l’ampio parco di tecnologie a disposizione degli editori per coprire l’intero flusso di lavoro dalla ricezione dei file fino alla consegna delle copie finite in ribalta. CSQ è l’unico centro stampa di quotidiani al mondo a disporre di una doppia linea produttiva, offset e digitale, in un unico sito produttivo con la possibilità di incrociare i prodotti con inserimenti in linea o offline. Per gli editori ciò significa poter produrre tirature che vanno da poche centinaia di esemplari a decine di migliaia per notte, restando comunque vantaggiose sul piano dei costi industriali. Quanti affidano i prodotti al CSQ hanno anche la possibilità di sfruttare un’ampia competenza nella logistica distributiva. Grazie al suo posizionamento strategico al centro della Pianura Padana – a poche centinaia di metri dal casello di Rovato, sull’autostrada Milano – Venezia – dal CSQ può essere seguita la distribuzione in un’area che va dalla Costa Azzurra alla Slovenia, arrivando fino in Emilia e nella parte Nord della Toscana. Nel corso degli anni, il CSQ ha fatto impresa con una grande attenzione sia alla responsabilità sociale che alla salvaguardia dell’ambiente. Lo stabilimento si è già da tempo dotato di un codice etico ispirato ai principi della legalità correttezza, trasparenza, riservatezza e rispetto della dignità della persona, ed ha rinnovato, nel corso del 2023, il CRIBIS Prime Company, per la certificazione internazionale dell’eccellenza nella gestione delle transazioni commerciali, un riconoscimento assegnato solo al 7% degli oltre sei milioni di imprese italiane. Da molti anni CSQ ha anche la certificazione PEFC per la gestione della carta secondo rigidi principi di sostenibilità ambientale e la ISO 45001 che ha lo scopo di migliorare la sicurezza e preservare la salute sia dei dipendenti sia del personale esterno.
Competenze manageriali, tecnologie, logistica, capacità universalmente riconosciuta di supportare i progetti editoriali dei clienti sono alcune delle ragioni del successo che hanno accompagnato la crescita nel corso dei primi venticinque anni di vita. Ma a fare la differenza, in Italia ed in Europa, è anche, forse soprattutto, l’idea del centro “consortile”. “Quando è nato lo stabilimento” – spiega il Direttore Generale Dario De Cian – “l’idea di unire le competenze, e le risorse economiche, per creare un polo industriale di alta qualità, in grado di offrire agli editori proprietari, ed a clienti terzi, la stessa qualità di stampa, sia in termini di prodotto che come gestione manageriale, ad alcuni era apparsa come un azzardo, ad altri come una possibile soluzione, fra le tante allora disponibili”. A fare la differenza è poi arrivata la storia dello sviluppo dell’editoria internazionale, che ha dimostrato come quell’intuizione fosse l’unica vincente, al di là di ogni immaginazione. “Oggi” – conclude De Cian – “nei mercati editoriali del mondo, come negli Stati Uniti, in Germania, Regno Unito, Svizzera, Austria, solo per citarne alcuni, lo stabilimento consortile è lo strumento indispensabile per garantire la sostenibilità economica del prodotto stampato. Al CSQ abbiamo venticinque anni di vantaggio, e di esperienza in più, e siamo pronti ad affrontare il futuro con la stessa visione innovativa dei nostri fondatori”.
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