Il rumore delle onde - Luigi Pellegrini Editore

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Manlio Sgalambro e l’inquietudine greca

“Io non sono un intellettuale, io sono un chierico”. Con queste parole nude e vere, “il fabbricante di chiavi”, definisce il suo ritratto intellettuale e morale, restando coerentemente un “fanatico della verità” da cogliere nei suoi “fragmenta”. Occorre guardare attraverso le fessure del pensiero dell’ultimo “chierico”, come amava definirsi lo stesso Manlio Sgalambro. Pierfranco Bruni dialoga con Manlio, considerando la filosofia del filosofo siculo come l’attraversamento di un tempo che supera la storia e si riempie di domande. La sua sfida è: vagare tra i frammenti della “decadenza”. I frammenti di pensiero, che Bruni sceglie vogliono aprire alla lettura e alla interpretazione di quel “mondo pessimo” tutto sgalambriano. In questo universo-isola il lettore del saggio può intraprendere un sentiero, nella consapevolezza di essere dinanzi a un pensatore che ha coerentemente rifiutato ogni sistema statico del pensiero. Andrà alla ricerca del “cielo stellato”? O sfiderà il labirinto in cui “marcisce il pensiero”? Immersi nel rumore delle onde greco-sicule, buon viaggio!

Anno di pubblicazione

2024

Numero pagine

232

ISBN

979-12-205-0339-6

Formato

Cartaceo

Autore

Bruni Pierfranco

Bruni Pierfranco

E' nato in Calabria. Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", "Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem", "Ulisse è ripartito", "Ti amero' fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", "Claretta e Ben", "L'ultima primavera", "E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi", "Il mare e la conchiglia"). Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo. Dei suoi libri alcuni restano e continuano a raccontare. Altri sono diventati cronaca. È convinto che la letteratura e la vita senza il sogno, l'amore e l'ironia non avrebbero senso. L'amore quando è sogno ha sempre delle illuminazioni. Gli orizzonti sono nel viaggio e le albe e i tramonti possono anche somigliarsi ma non hanno mai lo stesso colore. Lungo il suo cammino ci sono stati e ci sono molti libri incompiuti, ma non ha alcuna intenzione di definirli. Non viaggia per ritrovarsi perché è convinto che gli approdi non sono mai consapevolezza e che gli arrivi s'intrecciano con le partenze e i ritorni e vanno sempre oltre Itaca. Come in questo romanzo in cui il senso del mistero s'intreccia con i destini e i destini raccontano la vita tra l'alchimia, l'attesa e la speranza. I due segmenti fondamentali che caratterizzano il suo viaggio letterario sono la memoria e la nostalgia. Il mito è la chiave di lettura, secondo Pierfranco Bruni, che permette di sfogliare la margherita del tempo e della vita. Il suo saggio dal titolo “Mediterraneo. Percorsi di civiltà nella letteratura contemporanea” è una testimonianza emblematica del suo pensiero. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura.

Editorial Review

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