Ricordi di passi di segni sulla sabbia sulle onde… Fili di luna di stelle di vento… Ritagli di tempo… - Luigi Pellegrini Editore
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Perché ripubblicare un libro di poesie a distanza di Cinquant’anni? Era il 1975 quando Pierfranco Bruni entrava nella famiglia della nostra Casa Editrice. Portava con sé una cartellina con una ventina di fogli. Eravamo giovanissimi. Lasciò le sue pagine in lettura a mio padre. Erano poesie, versi, scritti tra i diciotto e i venti anni. Mio padre pubblicò in una plaquette le poesie di Pierfranco. Poesie con temi diversi ma al centro si notava e si nota un recitare l’amore. Sono passati tanti anni e abbiamo voluto che il testo si ripubblicasse così come era nato allora con piccolissimi accorgimenti linguistici.
E' nato in Calabria. Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", "Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem", "Ulisse è ripartito", "Ti amero' fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", "Claretta e Ben", "L'ultima primavera", "E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi", "Il mare e la conchiglia"). Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo. Dei suoi libri alcuni restano e continuano a raccontare. Altri sono diventati cronaca. È convinto che la letteratura e la vita senza il sogno, l'amore e l'ironia non avrebbero senso. L'amore quando è sogno ha sempre delle illuminazioni. Gli orizzonti sono nel viaggio e le albe e i tramonti possono anche somigliarsi ma non hanno mai lo stesso colore. Lungo il suo cammino ci sono stati e ci sono molti libri incompiuti, ma non ha alcuna intenzione di definirli. Non viaggia per ritrovarsi perché è convinto che gli approdi non sono mai consapevolezza e che gli arrivi s'intrecciano con le partenze e i ritorni e vanno sempre oltre Itaca. Come in questo romanzo in cui il senso del mistero s'intreccia con i destini e i destini raccontano la vita tra l'alchimia, l'attesa e la speranza. I due segmenti fondamentali che caratterizzano il suo viaggio letterario sono la memoria e la nostalgia. Il mito è la chiave di lettura, secondo Pierfranco Bruni, che permette di sfogliare la margherita del tempo e della vita. Il suo saggio dal titolo “Mediterraneo. Percorsi di civiltà nella letteratura contemporanea” è una testimonianza emblematica del suo pensiero. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura.