L’Inps, con la Circolare n. 38, comunica le aliquote contributive dovute dagli artigiani e commercianti per l’anno 2025: la soglia contributiva pensionistica del 24% è stata raggiunta, nell’anno corrente, anche per i coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni.
Le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratoti artigiani e commercianti sono dunque tutte pari alla misura del 24%.
Resta ferma la riduzione del 50% dei contributi dovuti da artigiani e commercianti con più di 65 anni di età, già pensionati presso le gestoni dell’Istituto, secondo le disposizioni della Legge n. 449/1997.
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto, inoltre, una riduzione pari al 50% dei contributi previdenziali dovuti a favore dei lavoratori che si iscrivono per la prima volta, nel corso del 2025, a una delle Gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali e che percepiscono redditi di impresa, anche in regime forfettario.
Commercianti. La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2022 e per i soli iscritti alla Gestione degli esercenti l’attività commerciale, il versamento di un’aliquota contributiva aggiuntiva, nella misura dello 0,48%, così ripartita:
- 0,46%_ quota destinata al finanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale, che garantisce il pagamento degli indennizzi per la cessazione definitiva dell’attività commerciale;
- 0,02%_ quota devoluta alla gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei commercianti.
Le aliquote contributive per l’anno corrente sono dunque pari a:
| Artigiani | Commercianti |
| 24% | 24,48% |
Minimale di reddito
Il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti è pari a 18.555 €.
Per i redditi eccedenti l’importo annuo di 55.448 € (prima fascia di retribuzione annua pensionabile 2025), resta confermato l’aumento di un punto percentuale:
| Scaglione di reddito | Artigiani | Commercianti |
| fino a € 55.448 | 24% | 24,48% |
| superiore a € 5.448 | 25% | 25,48% |
Massimale di reddito – iscritti ante 1° gennaio 1996
In caso di reddito d’impresa superiore al suddetto limite di retribuzione annua pensionabile, la quota eccedente viene presa in considerazione, ai fini del versamento dei contributi previdenziali, fino a concorrenza di un importo pari ai due terzi del limite stesso.
Pertanto, per l’anno 2025, il massimale di reddito annuo entro il quale sono dovuti i contributi IVS è pari a 92.413 €.
Tale limite riguarda esclusivamente i soggetti iscritti alla Gestione con decorrenza precedente al 1° gennaio 1996 o che possono far valere anzianità contributiva a tale data.
Massimale di reddito – iscritti a decorrere dal 1° gennaio 1996
Per gli iscritti alla Gestione con decorrenza dal 1° gennaio 1996 (o successiva), il massimale annuo 2025 è pari a 120.607 €
Redazione redigo.info