I benefici derivanti dall’adesione al concordato preventivo biennale (CPB), che riprendono quelli previsti dal regime premiale ISA, si applicano ai periodi di imposta 2024 e 2025. Questi benefici includono l’esonero dall’obbligo del visto di conformità, per compensare o rimborsare il credito IVA, entro il limite di 70.000 euro annui. Questo esonero sarà valido già a partire dalla dichiarazione IVA 2025, da presentare entro il prossimo 30 aprile.
Il chiarimento diffuso dall’Agenzia delle Entrate, in risposta a una FAQ, conferma che anche i soggetti passivi che aderiscono al CPB devono barrare la casella “Esonero dall’apposizione del visto di conformità” nel modello IVA 2025.
L’estensione dei benefici dell’art. 9-bis comma 11 del DL 50/2017 ai contribuenti che aderiscono al CPB è stata introdotta dal D.Lgs. 13/2024, e si applica indipendentemente dal punteggio ISA, a differenza del regime premiale ordinario che dipende dal punteggio di affidabilità fiscale del contribuente.
Sebbene non ci sia una norma esplicita che estenda il regime premiale ai contribuenti che non raggiungono il punteggio ISA richiesto, tale applicazione può essere dedotta considerando che l’accettazione del concordato implica un adeguamento implicito ai criteri ISA.
Benefici del concordato preventivo biennale
L’adesione al CPB offre, tra gli altri vantaggi:
- esonero dal visto di conformità per compensare crediti IVA fino a 70.000 euro e per imposte dirette e IRAP fino a 50.000 euro;
- esonero dal visto di conformità o dalla garanzia per i rimborsi IVA;
- esclusione dalla disciplina delle società non operative;
- esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici;
- anticipazione di un anno dei termini di decadenza per l’accertamento fiscale.
Pertanto, i contribuenti che hanno aderito al CPB nel 2024 potranno beneficiare dell’esonero dal visto di conformità già con riferimento alla dichiarazione IVA 2025, nel rispetto del limite di 70.000 euro.
Redazione redigo.info