Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso pubblico il Decreto interministeriale del 7 gennaio 2025, che stabilisce i criteri e le modalità operative per l’esonero contributivo previsto dal Decreto Coesione (art. 24 del D.L. n. 60/2024), denominato “Bonus ZES unica per il Mezzogiorno”.
I beneficiari del bonus ZES
Possono beneficiare dell’agevolazione i datori di lavoro di aziende con massimo 10 dipendenti, considerando il mese in cui avviene la nuova assunzione. L’assunzione deve essere a tempo indeterminato, escludendo rapporti di lavoro domestico o apprendistato.
Inoltre, nei sei mesi precedenti, non devono esserci stati licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva. In quel caso, l’esonero viene revocato e il beneficio già fruito dovrà essere recuperato.
La revoca non incide sul periodo residuo di fruizione dell’esonero, se l’assunzione riguarda un lavoratore per cui il precedente datore di lavoro aveva già beneficiato parzialmente dell’agevolazione. L’esonero non è cumulabile con altri incentivi o riduzioni contributive, ma è compatibile con la maxi deduzione del costo del lavoro prevista dal D.Lgs. n. 216/2023.
Requisiti dei neoassunti
I nuovi assunti devono essere di età superiore ai 35 anni e disoccupati da almeno 2 anni. L’efficacia delle agevolazioni è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE.
Tuttavia, è già possibile procedere con le assunzioni e, se vengono rispettate le condizioni richieste, gli sgravi verranno riconosciuti in seguito, dopo la pubblicazione dei decreti attuativi e delle istruzioni operative dell’INPS.
Caratteristiche dello sgravio
Lo sgravio contributivo del 100% ha un limite di 650 euro mensili e può essere riconosciuto per un massimo di 24 mesi. Non sono agevolati i premi e i contributi INAIL.
Il datore di lavoro dovrà comunque versare contributi aggiuntivi, come quelli per il Fondo TFR, i fondi bilaterali, il FIS, i Fondi interprofessionali per la formazione, e altri contributi specifici previsti dalla normativa, inclusi quelli per i lavoratori dello spettacolo e gli sportivi professionisti.
Redazione redigo.info