L’Agenzia delle Entrate, con i quattro provvedimenti del 17 marzo 2025, approva in maniera definitiva i modelli Redditi SP, SC, ENC e PF. Sono molte le novità da evidenziare, principalmente dovute ai decreti attuativi della riforma fiscale (L- 11/2023). Per consultare i modelli, e tutti gli altri approvati per l’anno in corso, si rinvia alla sezione “Moduli Fiscali” di redigo.info.
Reddito SP, SC ed ENC
Il provvedimento n. 131066 approva il modello di dichiarazione “Redditi 2025–SP” per le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate, che dovranno presentarlo nel 2025, quello 131067 approva il modello di dichiarazione “Redditi 2025–SC” per le società ed enti commerciali residenti in Italia e per i soggetti non residenti equiparati, mentre il provvedimento n. 131080 approva il modello di dichiarazione “Redditi 2025–ENC” per gli enti non commerciali residenti in Italia e i soggetti non residenti equiparati.
La scadenza per il versamento a saldo della dichiarazione rimane confermata al 30 giugno 2025 per le società e al termine del sesto mese successivo per gli altri soggetti. I versamenti possono essere effettuati con una maggiorazione dello 0,40% entro 30 giorni dalla scadenza. Una novità, invece, riguarda gli acconti per i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale (CPB), con modalità di calcolo specifiche.
Nel modello Redditi 2025, è introdotto il quadro CP per i contribuenti che partecipano al CPB, inclusi anche quelli in società fiscalmente trasparenti aderenti al CPB. Sono previsti anche aggiornamenti per la riforma IRPEF-IRES, con nuove sezioni per il riallineamento delle divergenze patrimoniali e l’affrancamento delle riserve. Inoltre, sono state introdotte modifiche per la determinazione delle plusvalenze delle cripto attività e per l’applicazione di agevolazioni come il sismabonus ed ecobonus.
Reddito PF
Il modello “Redditi PF 2025” (provvedimento n. 1310769) presenta diverse novità, tra cui la rimodulazione delle aliquote IRPEF, l’aumento delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente, e l’introduzione di un “bonus Natale” per lavoratori con figli a carico. È prevista anche la cedolare secca al 26% per le locazioni brevi e l’introduzione del CIN obbligatorio dal 2025.
In materia edilizia, il “superbonus” e il bonus mobili sono aggiornati, e per le imprese è prevista la super deduzione per nuove assunzioni. Il quadro RA recepisce nuove agevolazioni per coltivatori diretti, e nel quadro CP si introducono novità per il concordato preventivo biennale. Per i contribuenti in regime forfetario sono aggiunti nuovi righi per il concordato.
Redazione redigo.info