15 aprile 2025
La Lombardia cambia: crescono i settori ad alto tasso di innovazione, rallenta la manifattura più tradizionale
Il 15 aprile, in occasione del primo appuntamento del 2025 degli Innovation Days, il road show organizzato da Il Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana attraverso le eccellenze regionali, Banca Ifis ha presentato il Market Watch dedicato alla Lombardia, realizzato anche su dati Format Research.
In uno scenario sfidante, la Regione «motore d’Italia» mostra un cambiamento del mix di produzione e difficoltà con l’export
Motore d’Italia (la Regione raggruppa il 16% delle imprese italiane, genera il 23% del Pil e contribuisce a oltre il 25% dell’export).
In una classifica sulla qualità economica regionale, tra il 2019 e il 2023 la Lombardia ha sempre occupato una delle prime du eposizioni. Nell’ultimo anno disponibile (2023) è al top per Pil prodotto, consumi delle famiglie e quota delle esportazioni; risulta tuttavia sensibile il rallentamento nella crescita di Pil, export e valore aggiunto del comparto industria.
Nel 2025 l’indice di fiducia degli imprenditori sull’andamento della propria azienda – già in calo da due anni – scende ben al di sotto della soglia di stabilità.
Conseguentemente, il fatturato delle Pmi lombarde è previsto in lieve calo nel 2025 (-0,3%, dato pressoché in linea con quello nazionale). Generalizzata la preoccupazione per l’incremento dei costi di produzione mentre nella qualità del prodotto e nelle competenze gli imprenditori indicano i propri punti di forza.
Il business delle imprese lombarde è in trasformazione, trainato da Agroalimentare e Tecnologia, più moderatamente da Costruzioni e Chimica e Farmaceutica. In contrazione l’industria manifatturiera più tradizionale, dalla Meccanica alla Moda fino al Sistema Casa.
La situazione della liquidità aziendale non desta timori: per l’87% delle imprese rimarrà invariata o migliorerà nell’anno in corso. Solo il 13% la stima in peggioramento, quota concentrata negli stessi settori per cui si prevede il calo di fatturato.
In una Regione in cui l’export ha più diffusione (51% delle imprese vs 44% medio italiano), la spinta sui mercati internazionali ha fortemente rallentato e solo il 2,5% delle aziende che non esportano hanno in programma di espandersi all’estero.
Le imprese lombarde accelerano gli investimenti in sostenibilità, in digitalizzazione e sul prodotto ma la IA si fa largo
Secondo i dati del Regional Innovation Scoreboard, la Lombardia è un «innovatore moderato» (come peraltro l’Italia nel suo complesso). Solo Emilia-Romagna (regione italiana più innovativa) e Friuli-Venezia Giulia sono classificate come «strong innovator».
Sebbene la sua performance sia aumentata a un tasso superiore a quello dell’UE (come la maggior parte delle regioni italiane), nel 2023 la Lombardia ha perso ben 3 posizioni nel ranking delle ripartizioni italiane (ora è 7a).
Tra i punti di forza della Regione l’occupazione in attività knowledge-intensive, le pubblicazioni scientifiche e gli specialisti ICT; buone rispetto alle altre regioni, ma inferiori alla media europea, le performance relative a competenze digitali e domande di brevetto. Le principali criticità della Lombardia (con gap anche importanti rispetto alla media italiana) sono le emissioni di particolato fine, la spesa pubblica in R&S e le spese in innovazione (escluse quelle relative alla R&S).
Permane l’approccio positivo delle imprese lombarde all’investimento: un quarto degli imprenditori dichiara di voler aumentare gli investimenti sia quest’anno che il prossimo, altri sei su dieci li manterranno costanti.
Accelera l’investimento in sostenibilità (79% vs 64% nel 2023), in digitalizzazione (73% vs 64% nel 2023) e sul prodotto/processo.
Il 58% delle imprese sta inoltre investendo o investirà entro il prossimo anno in tecnologia, perseguendo quale obiettivo principale quello di ridurre i costi e/o incrementare la produttività; la quota sale 77% per le medie imprese. Tra le tecnologie maggiormente implementate quelle relative all’ambiente cloud e all’IoT.
Il 35% delle Pmi lombarde ha già introdotto una soluzione di Intelligenza Artificiale o sta lavorando all’implementazione.
La sostenibilità sempre più al centro delle strategie aziendali
La sostenibilità sempre più al centro delle strategie aziendali: in netto aumento rispetto al 2023 la quota di aziende che vi investono o investiranno entro il prossimo anno (nel 2025 è pari a 79% vs 64% nel 2023 e 69% nel 2024). Significativo inoltre lo scarto con la media italiana, sia sul dato generale (62%) che relativamente alla penetrazione delle singole tipologie di intervento.
La crescita registrata nell’ultimo anno è generalizzata a tutte le tipologie di investimento. L’intervento con l’incidenza attuale più elevata è quello relativo alla riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti ma, in prospettiva, i maggiori sforzi saranno orientati alla transizione verso le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico.
Sostenibilità condizione sempre più rilevante anche nella scelta dei fornitori: la quota di chi seleziona solo fornitori «sostenibili» è passata in due anni dal 12% al 26%. L’Agroalimentare (63%) e l’Automotive (39%) i settori più rigorosi.
Investimenti e tecnologia: il best case del Metalmeccanico lombardo
La filiera metalmeccanica lombarda è uno dei pilastri dell’economia regionale e nazionale. Con oltre 28 mila imprese, quasi 375 mila occupati e un fatturato totale di circa 165 miliardi di euro, la Regione è la prima nel comparto per numero di imprese e occupati.
Il comparto è un attivatore di valore con forti impatti intersettoriali: produce un indotto del valore di circa 91 mld€ – 55 centesimi ogni euro di ricavo.
Il 63% delle imprese (5 p.p. in più rispetto all’intero sistema manufatturiero della Regione) investe o investirà entro il 2026 in tecnologia. Massima diffusione nell’adozione del Cloud, l’82% nell’IoT e circa il 75% in automazione robotica dei processi e IA: quote molto più alte rispetto alla media del sistema lombardo.