Innovation Days 2025 Veneto | Banca Ifis - Format Research

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

 25 giugno 2025

Innovation Days 2025 Veneto – Dall’AI alla Green Energy, il futuro è già iniziato

Il 24 giugno, in occasione del terzo appuntamento del 2025 degli Innovation Days, il road show organizzato da Il Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana attraverso le eccellenze regionali, Banca Ifis ha presentato il Market Watch dedicato al Veneto, realizzato anche su dati Format Research.

Cuore pulsante del Nord-est, il Veneto presenta un solido tessuto produttivo votato all’export, oggi alla prova delle tensioni commerciali internazionali

Il sistema Veneto eccelle per la sua qualità economica, occupando dal 2022 la prima posizione del ranking nazionale dell’Indicatore di sviluppo economico.

Nonostante le numerose incertezze che il contesto presenta (tali da generare un calo della fiducia degli imprenditori), il fatturato delle Pmi della Regione è previsto stabile: compensa il contributo negativo dei costi di produzione – dall’energia al personale e le altre materie prime – lo stimolo positivo dato dalla competitività di prodotto e dalle competenza delle risorse.

Particolarmente sfavorevoli le prospettive della Manifattura e della Moda in particolare, settori importanti per l’economia regionale. Positive, invece, le performance previste per la Chimica e Farmaceutica (top performer della Regione), delle Costruzioni e della Logistica e Trasporti.

Più preoccupante la situazione dell’export, elemento di forza della Regione favorita anche dalla sua posizione geografica. Dopo due anni di ripresa, dal 2023 le esportazioni si sono progressivamente indebolite, riducendosi nel 2024 del -1,8% (performance decisamente poco brillante anche nel confronto con le altre regioni italiane): incidono in modo significativo sul calo generale i decrementi registrati dal comparto tessile e metallurgico. Le attuali tensioni commerciali internazionali limitano inoltre l’apertura all’estero delle aziende che oggi non esportano.

La propensione al commercio estero delle imprese venete è elevata, diffusa, con una quota di Pmi che esportano ben più alta della quota nazionale (56% vs 44%) e in crescita, sia nel 2024 sia prospetticamente nel biennio 2025/2026.

Una quota significativa delle Pmi venete (8%) sta valutando operazioni di espansione tramite acquisizioni. Oltre due terzi di queste prevede di ricorrere (almeno in parte) a equity e un’impresa su 3 è disposta ad aprire i capitali a soggetti terzi. La dinamicità è confermata dai dati 2024: 155 operazioni di M&A, più del 10% del totale nazionale, posizionando il Veneto come una delle regioni più attive in termini di attitudine alla crescita.

Il Veneto investe in innovazione e tecnologia, per rafforzare la competitività

Nonostante le difficoltà del contesto, permane positivo l’approccio delle imprese venete all’investimento: più di un quarto degli imprenditori dichiara di voler aumentare gli investimenti sia quest’anno che il prossimo, altri sei su dieci li manterranno costanti. Inoltre, è in progressiva riduzione la quota di Pmi che ridurranno l’effort.

Il tessuto imprenditoriale veneto si distingue per una forte propensione all’innovazione: vi ha già investito o vi investirà entro il 2026 l’87% delle Pmi locali vs il 71% della media italiana. Gli investimenti innovativi si distribuiscono trasversalmente su più tipologie di intervento ma, a conferma della connotazione manufatturiera del sistema produttivo veneto, le soluzioni adottate sono focalizzate su innovazioni di processo e prodotto; seguono gli interventi in digitalizzazione.

Più alta di ben 10 p.p. rispetto al totale Italia la propensione degli imprenditori veneti ad investire nelle nuove tecnologie (62% vs 52%), con differenziali importanti tra micro e medie imprese. IA e cloud le aree che cresceranno maggiormente.

Coerentemente con la crescente preoccupazione delle imprese per l’aumento dei costi di produzione, si investe in tecnologia per ridurre i costi e/o aumentare la produttività.

Investimenti e tecnologia: il best case della Chimica e Farmaceutica

Il settore chimico-farmaceutico veneto è un importante motore per l’economia locale. La Regione ospita infatti numerose aziende specializzate nella produzione di principi attivi, farmaci e prodotti chimici avanzati, con una forte propensione all’export e investimenti crescenti in ricerca e sviluppo.

L’innovazione tecnologica, in particolare, sta trasformando radicalmente il settore, offrendo sempre più ampi ed evoluti scenari per la ricerca scientifica, la produzione industriale e le strategie commerciali. Infatti, le Pmi venete del settore chimico- farmaceutico mostrano una diffusione delle soluzioni innovative, dal cloud all’IoT fino alla robotica, superiore alla media regionale.

La sostenibilità, sempre più perno delle decisioni aziendali

Di poco inferiore alla media nazionale la quota di imprese locali che investono in sostenibilità, in termini attuali o prospettici (60% vs 62% del totale Italia), con una forte crescita attesa entro il 2026, diffusamente su quasi tutte le aree di investimento.

Sebbene generalizzata rispetto allo scorso anno sia la crescita registrata dai tassi di adozioni delle singole tipologie di investimento, il focus permane sull’approvvigionamento e efficientamento energetico e su una gestione sostenibile dei rifiuti.

Al contempo, la sostenibilità è sempre più un criterio vincolante nella scelta dei fornitori: nel 2025, il 37% delle imprese venete non accetterebbe fornitori non sostenibili, contro il solo 9% nel 2023.

Innovation Days 2025 Veneto (Foto di Banca Ifis – particolare di Copertina)

Recapiti
redazione