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Se ne è parlato ieri allo stabilimento di Coim SpA, che ha ospitato la conference “Gli ingredienti del packaging. Il futuro è coating?”, organizzato da Istituto Italiano Imballaggio e Packaging Meeting, con il supporto di numerosi sponsor.
Le più recenti innovazioni in ambito coating per il packaging riflettono una crescente convergenza tra performance tecnica, compliance normativa, sostenibilità ambientale e riciclabilità. Ecco una panoramica tecnica ed aggiornata basata sui temi trattati nella conferenza dell’8 maggio 2025 e sullo stato dell’arte del settore:
Funzionalità dei coating: più che una barriera
- Barriera ai gas, all’umidità e ai grassi: i coating di nuova generazione migliorano le proprietà barriera senza compromettere la riciclabilità. In particolare, si osserva una transizione dai coating tradizionali a base fluorurata (es. PFAS) a sistemi privi di fluorurati, con buoni risultati in termini di resistenza.
- Compatibilità alimentare (MOCA): il coating agisce da strato separatore tra alimento e substrato d’imballaggio, riducendo fenomeni migratori. Le novità si concentrano su coating acrilici, a base acquosa, o bio-based con bassa migrazione e profilo tossicologico favorevole.
Riciclabilità e monomateriale: leva strategica del Regolamento UE 2025/40
- I coating rappresentano oggi una soluzione chiave per l’approccio monomateriale, specialmente per gli imballaggi flessibili.
- Le innovazioni vanno verso coating removibili (wash-off) o dispersibili in acqua, che facilitano i processi di riciclo meccanico o chimico.
- Coating funzionali a base di silicio, cellulosa nanostrutturata, poliesteri riciclabili stanno emergendo come alternative praticabili per combinare funzione barriera e riciclabilità.
Nuove tecniche di testing e validazione delle performance
- Le analisi elettrochimiche per la valutazione della continuità e dell’integrità dei coating sono tra le novità di metodo più interessanti: permettono di prevedere la resistenza alla corrosione e la durata della barriera.
- L’approccio basato su risk assessment integrato con lo standard BRCGS Pack i7 consente una valutazione avanzata del coating come “ingrediente funzionale” e del suo impatto su sicurezza, qualità e conformità legale.
Criticità attuali da risolvere
- PFAS e coating fluorurati: soggetti a crescenti restrizioni normative, soprattutto in ambito food contact.
- Shelf-life vs. sostenibilità: la sfida rimane trovare un coating che garantisca una barriera performante e duratura pur essendo conforme alle nuove logiche del fine vita (recyclable, compostable o removable).
- Complessità della filiera e compliance MOCA: la tracciabilità e la validazione dei coating sono ancora elementi critici, specie in presenza di più strati funzionali.
Tendenze future
- Coating bio-based e compostabili: derivati da PLA, chitosano, proteine, cera d’api o lignina.
- Nanotecnologie: impiego di argille nanostrutturate e grafene per aumentare l’efficienza della barriera senza influire sul peso o sulla processabilità.
- Coating intelligenti (smart coatings): in grado di interagire con l’ambiente (pH, temperatura, ossigeno) e segnalare cambiamenti nella qualità del contenuto.
In sintesi, il coating è destinato a diventare un driver fondamentale per l’innovazione sostenibile nel packaging. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla capacità di bilanciare performance tecniche, conformità regolatoria e integrazione nei processi di riciclo.