27/05/2025 Sindacato.
Si � svolta oggi, nella sede della Uil, in Via Lucullo 6, la conferenza stampa congiunta di UilPoste, Slc Cgil e le confederazioni Uil e Cgil, per illustrare le ragioni dello sciopero indetto per il prossimo 3 giugno dalle lavoratrici e dai lavoratori di Poste Italiane, contro precariet�, lavoro povero e taglio degli organici.
�Tra il 2016 e il 2024, il numero di precari in Poste � pi� che raddoppiato, passando da 4556 dipendenti a termine a pi� di 10 mila. Nello stesso lasso di tempo - ha aggiunto il segretario generale di Uil Poste, Claudio Solfaroli Camillocci - c�� stata una costante riduzione dell�organico stabile che, da un complessivo di 132525 dipendenti, si � ridotto a 109510. Eppure, il 2024 si � chiuso con la cifra record di 2 miliardi di euro di utili, 1,4 dei quali distribuiti agli azionisti, lasciando le briciole ai dipendenti� .
�La narrazione di questa azienda sui media � patinata - ha rimarcato Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Cgil, responsabile area Servizi postali - ma la realt� � diversa, come dimostrano i dati appena illustrati. Questa � una azienda che si sta candidando a diventare il volano del Paese, ma ci sono delle contraddizioni inaccettabili: le condizioni di lavoro dei dipendenti, con i salari fermi, a fronte di un aumento considerevole dei dividendi�.
�L�azienda - ha aggiunto Pino Gesmundo, segretario confederale nazionale Cgil - raccoglie risparmio privato dei cittadini e delle cittadine, e risorse pubbliche, dovrebbe, quindi, preoccuparsi di metterle a disposizione del Paese. Invece, � un�azienda che mette al centro il profitto�.
�Noi chiediamo responsabilit� all�azienda anche quando avversiamo la progressiva chiusura degli uffici postali nelle aree interne e nelle periferie del nostro Paese. La remunerazione degli investitori la stanno pagando le cittadine ed i cittadini, spesso i pi� fragili, che si vedono negati dei presidi di coesione sociale, economica e di cittadinanza� ha sottolineato Riccardo Saccone, segretario generale SLC CGIL.
Ha concluso Vera Buonomo, segretaria confederale della Uil, commentando il brusco deteriorarsi, dallo scorso autunno, delle relazioni sindacali in azienda: �Poste non � un�azienda privata, ma un�infrastruttura pubblica che eroga servizi essenziali a milioni di cittadini. Pensiamo che �partecipazione� significhi coinvolgere in modo reale le rappresentanze sindacali e non scegliere con chi interagire relazionandosi in modo selettivo con le forze sindacali presenti in azienda - ha rimarcato Buonomo - vogliamo, perci�, rivendicare il nostro diritto al dissenso che va esercitato ogni qual volta la dignit� del lavoro non viene rispettata e, per questo, invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane a scioperare con noi!�.
Roma, 27 maggio 2025