“Colpire un ospedale con bambini e persone in cura è un crimine contro l’umanità: è distruggere la speranza nel cuore delle vittime.” È inaccettabile. Lo spazio umanitario va protetto a ogni costo, dichiara Damiano Rizzi, psico-oncologo e presidente di Soleterre. “Colpire un ospedale significa sospendere le cure con reparti che restano al buio, senza acqua, elettricità, farmaci. Mettere in pericolo operatori e pazienti vulnerabili. Soprattutto bambini, anziani, malati cronici. Scatenare collasso sanitario perché i pazienti che sopravvivono vengono spostati negli ospedali vicini che diventano sovraccarichi obbligando i medici a scelte letali. Significa infierire sulle ferite invisibili perché ogni bomba è una cicatrice che resta nel cervello e nell’anima dei piccoli. Curare non è politica. Non è ideologia. È un diritto universale, sancito dal Diritto Internazionale Umanitario. Attaccare un ospedale è come distruggere l’ultima luce in una stanza già al buio. Ogni bomba su un ospedale è un grido che il mondo non può ignorare”.
“Gli ospedali non sono un bersaglio.” Non devono mai esserlo.
In Ucraina, dall’inizio dell’invasione, sono stati 1.682 gli attacchi a strutture sanitarie. Ospedali, dispensari medici, ambulanze. Oltre 300 gli operatori sanitari e i pazienti uccisi e centinaia i feriti. In Palestina (Gaza e Cisgiordania), da ottobre 2023 a oggi, si contano oltre 900 attacchi a ospedali, 727 operatori uccisi, 933 feriti, e almeno 113 ambulanze distrutte.
Fondazione Soleterre è attiva in 6 ospedali in Ucraina e ha contribuito all’evacuazione medica di centinaia di pazienti, inclusi quelli coinvolti nell’attacco missilistico dell’8 luglio 2024 contro l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyiv, uno dei più grandi del Paese. In Palestina, Soleterre interviene all’interno del Beit Jala Hospital, l’ultimo ospedale pubblico della Cisgiordania dotato di un reparto di oncologia pediatrica ancora operativo, in un contesto dove curare è diventato un atto di resistenza quotidiana.
La foto della campagna è di Fabio Bucciarelli, fotografo e amico di Soleterre. Ringraziamo pubblicamente Pikasso per averci concesso gratuitamente gli spazi per le affissioni in alcuni punti della città.