FAI: una visita al CSQ

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Tutto è ambiente. Non solo i laghi e le montagne, non solo le ville e i giardini, anche le imprese sono parte del panorama che abbiamo ogni giorno di fronte. Soprattutto lo sono per Rita Eboli del FAI – Fondo Ambiente Italiano – delegazione di Brescia, che lo scorso 20 giugno, con la collaborazione del gruppo FAI Sebino Franciacorta, ha guidato un gruppo di cinquanta adulti, e quattro bambini, in visita al CSQ di Erbusco (Bs). Lei è nata a Carsoli, in Abruzzo, un comune che a cavallo fra anni Ottanta e Novanta ospitava numerosi centri stampa per la produzione di copie da diffondere in centro e sud Italia. “Non è la prima volta che organizziamo delle visite guidate all’interno dei complessi industriali che ospitano mezzi di comunicazione fondati sulla carta” – racconta Rita Eboli. Le prime esperienze per sviluppare questa visione allargata, e straordinariamente moderna, di ambiente, hanno puntato alla Direzione del Sole 24 ore, quotidiano che a Carsoli aveva un centro di produzione. A seguire le redazioni del Corriere della Sera, un tempo proprietà della famiglia di Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI. “Poi è stata la volta della redazione del Giornale di Brescia, che quest’anno celebra ottanta anni di vita. Qui ci hanno suggerito di andare in visita anche al CSQ, dove i media non si scrivono, ma si stampano.” “A noi ha fatto particolarmente piacere Rita Eboli e la delegazione del FAI” commenta Dario De Cian, direttore generale del CSQ che ha guidato i visitatori lungo il percorso. “È stata l’occasione di considerare con occhi diversi, quelli dei nostri ospiti, le attività che per noi sono un ambiente quotidiano”. Velocità di esecuzione, qualità di impressione e volumi di carta coinvolti sono state le caratteristiche ambientali del CSQ che più hanno colpito l’immaginazione dei visitatori, a cominciare dai bambini che, accompagnati dai genitori, hanno voluto sapere tutto quello che si nasconde dietro alla pagina stampata. “per noi è incredibile come in pochi secondi un gran numero di copie di un quotidiano si accumulino alla ribalta”. Gli orari notturni, per i “non addetti” ai lavori, sono impegnativi, come impegnativa è la quantità di carta utilizzata. Ma il CSQ ha offerto anche spunti meno tecnologici per contemplare l’ambiente. “Ci sono piaciute moltissimo le pareti a verde che separano i due edifici principali, e l’idea di trasformare un serbatoio di acqua anti incendio in una fontana di acqua che zampilla”. Un dettaglio di industria green che, al termine della visita, non è sfuggito alla delegazione del FAI.

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