Mercato dei mangimi UE, FEFAC: nel 2025 stabilità e variazioni specifiche

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L’European Compound Feed Manufacturers’ Federation (FEFAC) ha pubblicato la prima previsione della produzione europea di mangimi composti per il 2025, che indica una continua stabilità produttiva rispetto al 2024.

La produzione totale di mangimi composti industriali nell’UE27 dovrebbe raggiungere i 146,1 milioni di tonnellate, segnando una lieve diminuzione dello -0,34% rispetto al 2024. Questo cambiamento marginale riflette una relativa stabilità nella maggior parte dei settori della produzione animale, nonostante la crescente incertezza del mercato e le diverse tendenze dei mercati nazionali. Il settore dei mangimi composti dell’UE rimane resiliente di fronte alle continue sfide economiche, geopolitiche, normative, ambientali e legate alle malattie animali.

Nello specifico, il settore dei mangimi per pollame è l’unico per il quale è prevista una crescita ulteriore nel 2025 (0,9%). Spagna e Portogallo dovrebbero segnare un robusto aumento della produzione (rispettivamente del +5,8% e del +3,8%). La Polonia, il maggiore produttore di mangimi per pollame, vedrà un aumento del +2,3%. L’Irlanda e molti altri Stati membri (Austria, Slovenia) dovrebbero mantenere livelli di produzione stabili, con variazioni minori.

La produzione di mangimi per suini nell’UE dovrebbe raggiungere i 46,960 milioni di tonnellate nel 2025, con una diminuzione marginale del -0,8%. La produzione in Germania è in calo del -3,0% e nei Paesi Bassi del -10%. In Spagna, il maggiore produttore europeo, si prevede un aumento della produzione del 3,0%. Anche in Portogallo, in Polonia e in Irlanda è previsto un aumento della produzione, rispettivamente del +4,3%, del +2,7% e del +2,0%. Per l’Ungheria, invece, è prevista una sostanziale diminuzione della produzione (-6,4%) a causa delle sfide legate alle malattie animali, in particolare della peste suina africana (PSA).

Per quanto riguarda la produzione di mangimi per bovini nell’UE, nel 2025 è prevista una diminuzione del -1,4% rispetto al 2024, raggiungendo i 41,285 milioni di tonnellate. Gli esperti FEFAC prevedono un aumento modesto della produzione in Germania (+1,2%), mentre per i Paesi Bassi è previsto un calo significativo del -5,0%, principalmente a causa delle politiche normative. Per la Spagna, il maggiore produttore di mangimi per bovini, si prevede una diminuzione del -3,6%, mentre per la Polonia, al contrario, si prevede un aumento del +3,9%. La maggior parte degli altri Stati membri prevede livelli di produzione stabili o leggermente ridotti, riflettendo la tendenza generale al ribasso nel settore dovuta alle politiche ambientali e alle malattie animali come le recenti epidemie di afta epizootica.

Fonte: FEFAC

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