Con la circolare n. 111 del 16 luglio 2025, l’INPS ha reso noti gli importi delle retribuzioni medie giornaliere da utilizzare per il calcolo delle prestazioni economiche di malattia, maternità/paternità e tubercolosi spettanti, nell’anno in corso, ai piccoli coloni e ai compartecipanti familiari. Si tratta di categorie di lavoratori per le quali, anche per il 2025, continuano a essere applicati i salari medi convenzionali determinati annualmente, su base provinciale, tramite apposito decreto direttoriale.
Questi salari convenzionali rappresentano la base di calcolo per l’erogazione delle indennità economiche nei confronti delle suddette categorie, che rientrano nel settore agricolo. Si conferma la permanenza di una disciplina specifica per questi lavoratori, finalizzata a garantire la corretta determinazione delle prestazioni per i periodi di paga del 2025. Tale disciplina assicura coerenza territoriale, poiché gli importi, diversificati per provincia, tengono conto delle peculiarità locali delle retribuzioni convenzionali.
L’Istituto precisa, inoltre, che le prestazioni economiche di malattia e tubercolosi riferite a eventi verificatisi nel 2023, e già liquidate provvisoriamente utilizzando i salari convenzionali stabiliti per il 2022, dovranno essere oggetto di riliquidazione sulla base degli importi corretti riferiti all’anno 2023. La riliquidazione consentirà di uniformare i trattamenti erogati, evitando difformità nell’accesso ai benefici.
Infine, per quanto riguarda le prestazioni di maternità e paternità, l’INPS, a partire dal 2011, calcola gli importi non più sui salari convenzionali provinciali, ma sul reddito medio convenzionale giornaliero, utilizzato anche per determinare le pensioni. Per il 2025, l’Istituto ha fissato tale reddito a 65,19 euro giornalieri.
La circolare conferma così il quadro normativo vigente, assicurando l’adeguamento degli importi e la corretta applicazione delle prestazioni previdenziali alle categorie di lavoratori del settore agricolo, in particolare per quanto riguarda i piccoli coloni. Inoltre, ribadisce l’importanza dell’aggiornamento periodico dei valori di riferimento, quale strumento essenziale per garantire equità e continuità nella tutela economica.
Redazione redigo.info