Orsa JJ4 trasferita in Germania, OIPA: "Decisione unilaterale"

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Nota stampa
21 luglio 2025

Nella notte tra il 19 e il 20 luglio, l’orsa JJ4 è stata ufficialmente trasferita in Germania, nell’Alternative Wolf and Bear Park della Foresta Nera, dopo essere stata prelevata dal Centro faunistico del Casteller di Trento. Una decisione che l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) apprende con un certo rammarico, dal momento che a lungo si era adoperata, insieme a ENPA e LEIDAA , per far sì che l’orsa venisse trasferita in Romania, nel Santuario Libearty di Zarnesti – individuato grazie all’attività e contatti internazionali di OIPA.

Anche se, a quanto pare, JJ4 vivrà in una condizione di semi libertà – certamente preferibile rispetto a quella in cui ha vissuto finora non essendo il Casteller luogo idoneo a detenere a vita gli orsi – l’associazione continua a interrogarsi sul perché non sia mai stato preso in considerazione il rifugio proposto al  Ministero dell’Ambiente e alla PAT. Una struttura di 69 ettari (contro i 10 di quella prescelta), gestita da una lega-membro di OIPA International, e nella quale l’orsa avrebbe potuto essere trasferita senza oneri per la collettività, visto che le associazioni avrebbero sostenuto costi del viaggio.

Spiace apprendere dalle cronache di questa decisione, che non ha tenuto conto del lungo lavoro delle associazioni e delle trattative che avevano come unico obiettivo il benessere dell’orsa” commenta Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia. “Avevamo proposto al Ministero e alla PAT una soluzione ragionata e verificata per dare una seconda possibilità a JJ4, ma a quanto pare – e senza che ci sia stata fornita alcuna spiegazione a riguardo – la nostra inziativa non è stata accolta. Auspichiamo che oggi quest’orsa, dopo battaglie legali e burocratiche, possa vivere serenamente e in un contesto che ne garantisca il benessere.” conclude.

Secondo quanto riportato sul sito dell’Alternative Wolf and Bear Park, dopo il lungo viaggio JJ4 sta bene, anche se dovrà affrontare un periodo di adattamento al nuovo ambiente. Essendo un’orsa selvatica, necessiterà di attenzioni e controlli costanti nell’immediato futuro.

L’OIPA infine ricorda che nel Casteller rimane ancora l’orso M49: l’associazione nel 2020 si era già attivata per tutelare questo animale, condannato a reclusione senza mai aver manifestato condotte pericolose per l’uomo. La sua sorte preoccupa e l’OIPA continuerà a monitorare le sue condizioni, restando a disposizione per lavorare insieme a una gestione rispettosa del benessere dell’animale.

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