La Polineuropatia Demielinizzante Infiammatoria Cronica (CIDP) è una patologia rara, ma oggi trattabile con più opzioni terapeutiche. Come spiegato dal Prof. Francesco Abezziwalner i progressi nel trattamento hanno migliorato concretamente la qualità di vita dei pazienti.
📌 Le terapie classiche
Attualmente, i trattamenti riconosciuti ed efficaci per la CIDP includono:
🟠 Cortisonici
- Pro: terapia economica, ad azione immunosoppressiva.
- Contro: l’uso prolungato può causare effetti collaterali importanti (osteoporosi, diabete, ipertensione…).
- Per questo motivo, oggi è utilizzata solo in una minoranza di pazienti.
🟡 Plasmaferesi
- Procedura che consente di rimuovere anticorpi patologici dal sangue.
- Efficace, ma è invasiva, difficile da organizzare e poco sostenibile nel lungo periodo.
- Usata in genere per cicli brevi o in casi particolari.
🟢 Le immunoglobuline: il trattamento di riferimento
Secondo il Prof. Abezziwalner, le immunoglobuline rappresentano oggi la pietra miliare della terapia per la CIDP.
🔹 Come funzionano?
Modulano il sistema immunitario, bloccando il processo autoimmunitario alla base della malattia.
🔹 Perché sono preferite?
- Non causano immunosoppressione, quindi non aumentano il rischio di infezioni.
- Sono ben tollerate anche in trattamenti prolungati.
- Permettono una gestione flessibile, sia in ospedale che a domicilio.
🏠 Terapia sottocutanea: più autonomia e qualità di vita
Una delle innovazioni più recenti è la somministrazione sottocutanea delle immunoglobuline, particolarmente vantaggiosa per i pazienti:
- Consente la terapia domiciliare.
- Riduce gli accessi ospedalieri.
- Migliora la compatibilità con la vita quotidiana, lavorativa e sociale.
È stata anche approvata una nuova formulazione facilitata, che abbina le immunoglobuline alla ialuronidasi, un enzima che ne aumenta l’assorbimento sottocutaneo. Questo consente dosaggi più alti in tempi più brevi e con minori disagi per il paziente.
✅ Conclusioni
Le persone con CIDP oggi non sono più sole davanti alla malattia. Esistono terapie efficaci e personalizzabili, capaci di limitare il danno neurologico, preservare la mobilità e migliorare la qualità della vita.
La scelta della terapia più adatta deve sempre essere fatta con il neurologo di riferimento, tenendo conto delle caratteristiche cliniche del paziente e delle sue esigenze personali.