Ha una veste aggiornata la Guida fiscale sugli “Indici sintetici di affidabilità fiscale”.
Tra gli argomenti:
- cosa sono e come si applicano gli indici;
- quali sono le cause di esclusione;
- in cosa consistono i criteri di premialità;
- quando e come si presenta il modello per la comunicazione dei dati.
La pubblicazione é parte della sezione “l’Agenzia informa”, che raccoglie tutte le Guide dell’Agenzia delle entrate.
Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale, introdotti con il Dl n. 50/2017, a partire dal periodo d’imposta 2018, hanno – ricorda l’Amministrazione finanziaria – sostituito definitivamente gli studi di settore e i parametri.
Sugli Indici la metodologia e i benefici premiali
La guida è suddivisa in sette capitoli, di cui:
– i primi due si focalizzano sulle peculiarità degli Indici come strumento attraverso il quale viene fornito a professionisti e imprese un riscontro sul loro livello di affidabilità fiscale. La metodologia utilizzata per elaborare e applicare gli Isa, approvata annualmente con Dm, tiene conto di una pluralità di indicatori, sostanzialmente riconducibili a due gruppi: indicatori elementari di affidabilità e indicatori elementari di anomalia;
– il terzo si incentra sui vantaggi riconosciuti alle imprese e ai professionisti più “virtuosi”, sulla base del punteggio Isa conseguito. Con un occhio di riguardo su come migliorare il punteggio di affidabilità per accedere ai benefici fiscali;
– il quarto capitolo presenta la modulistica e le regole generali di compilazione, tenendo conto della nuova classificazione Ateco 2025 entrata in vigore dal 1° aprile 2025;
– il capitolo successivo è dedicato al software” Il Tuo ISA CPB”, che permette il calcolo del punteggio del singolo Indice operato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente per il periodo d’imposta di applicazione e dei “dati precalcolati”, forniti dalle Entrate al contribuente o su richiesta all’intermediario. Un focus, infine, viene fatto sul Concordato preventivo biennale.
Redazione redigo.info