Il sol dell'avvenire, la saga di Pierre Lemaitre continua | Libri Mondadori

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Il sol dell’avvenire di Pierre Lemaitre: la saga dei Pelletier tra feuilleton e romanzo di spionaggio

Una pentola a pressione SEB, un ferro da stiro Vapomatic e un macina caffè della Moulinex: siamo a Parigi nella primavera del 1959, ma potremmo essere in qualsiasi altro Paese durante il boom economico degli Anni Sessanta, quando il progresso e il benessere venivano scanditi da nuovi e fiammanti elettrodomestici. 

È da qui che riparte la narrazione della quadrilogia di Pierre Lemaitre dedicata alle trasformazioni della società francese nel secondo dopoguerra: dopo Il gran mondo e Il silenzio e la collera, la storia della famiglia Pellettier giunge ora al suo penultimo capitolo con Il sol dell’avvenire.

Con la consueta maestria narrativa e un acuto senso del tempo storico, Lemaitre ci racconta l’inquietudine collettiva di un’epoca di apparente prosperità, ma segnata da tensioni sotterranee, intrecciando il melodramma familiare con il romanzo d’azione. Un nuovo, avvincente capitolo che conferma la potenza romanzesca di uno degli autori più capaci e amati della letteratura francese contemporanea.

La famiglia Pellettier tra Parigi e Praga

Ne Il sol dell'avvenire la famiglia Pelletier, che abbiamo imparato a conoscere e amare (o odiare), è alle prese con nuovi e complessi drammi personali. Il padre Louis, invecchiato e malato, fa ritorno con la moglie Angèle in Francia dopo aver venduto il suo saponificio di Beirut; il figlio Jean continua a manifestare la sua duplice e terribile natura, sempre tiranneggiato della moglie Geneviève che, in balia del volere degli astri, in questo romanzo raggiunge vette di crudeltà inaudite.

Sua figlia Colette, la bambina che abbiamo lasciato in un letto d'ospedale, è cresciuta, ed è la vera rivelazione di questo romanzo: intelligente, sensibile e molto decisa, sarà costretta a diventare adulta molto presto. Nel frattempo, Hélène si afferma con un programma radiofonico di successo, mentre François, il brillante giornalista, si ritrova coinvolto in una pericolosa missione di spionaggio che lo catapulta nel cuore della Guerra Fredda a Praga.

"Tutti avranno capito che la linea narrativa dedicata a François è un omaggio a John le Carré e che Georges Chastenet è direttamente ispirato a Smiley" - afferma Lemaitre nella postfazione al libro, dichiarando esplicitamente da chi ha preso esempio per costruire la parte più avventurosa della storia.

A differenza di quanto dichiarato ne Il gran mondo per la descrizione di Saigon, questa volta l'autore è stato fisicamente a Praga per scriverne, riuscendo a restituirci in modo vivissimo le atmosfere della vita in Cecoslovacchia quando Praga era parte integrante del blocco sovietico.

Un affresco di speranze e delusioni in un mondo che cambia

Con  Il sol dell'avvenire, Pierre Lemaitre va oltre la saga familiare e il racconto di spionaggio. La sua è una visione a tutto tondo, in cui le speranze di progresso si scontrano con le prime avvisaglie di problemi ambientali e con la minaccia nucleare, mentre gli scandali politici e la lotta per il potere mostrano il loro impatto sulla società, mostrandoci il contrasto tra l'ottimismo di facciata e le ombre che si allungano su un futuro incerto.

Con straordinaria abilità narrativa, come un moderno Émile Zola l'autore tiene sempre salde le redini di una trama popolata da personaggi ormai entrati nel nostro immaginario. Non c’è mai confusione, semmai un ritmo orchestrato con intelligenza e gusto per la sorpresa con cui si diverte a spiazzare il lettore: a volte lo rende complice, svelandogli retroscena nascosti; altre volte interviene a inserendo svolte imprevedibili e scioccanti. Proprio in questa capacità di sorprendere senza mai perdere il controllo sta il segreto del suo talento.

E noi, che dei Pellettier non siamo mai sazi, non vediamo l'ora di leggere il prossimo capitolo.

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Redazione Libri Mondadori