I dati ISTAT relativi alle vendite al dettaglio del mese di agosto 2025 rivelano in modo inequivocabile l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto delle persone e certificano la debolezza dei consumi.

Le persone spendono di più per comprare meno, ciò che spaventa di più è la situazione sul fronte alimentare: gli italiani spendono l’1,6% in più, ma si portano a casa il 2,2% di prodotti in meno. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza alimentare che costringe le famiglie a tagliare sui beni essenziali.

I consumi sono fermi, il potere d’acquisto è tra i più bassi d’Europa: il nostro Paese è bloccato.  Non si arriva alla fine del mese e si taglia sull’essenziale che è diventato un lusso. È inaccettabile che il peso del caro vita ricada interamente sulle spalle dei consumatori.

La prossima Legge di Bilancio deve assolutamente dare risposte concrete, immediate e strutturali. È indispensabile intervenire su un fisco che continua a colpire i soliti noti, mentre chi si arricchisce spesso riesce a sottrarsi al pagamento delle tasse. Servono riduzioni dell’IVA e dei costi sui beni essenziali, insieme a misure per l’aumento dei redditi, così da rafforzare il potere d’acquisto. Solo così sarà possibile rilanciare i consumi, sostenere la produzione e creare nuova ricchezza per il Paese, che rischia altrimenti di scivolare sempre più indietro, intrappolato in false narrazioni che non corrispondono alla realtà.