Truffa, l’Arbitro bancario e finanziario si pronuncia a favore di un risparmiatore romano assistito da Confconsumatori: recuperati 7mila euro - CONFCONSUMATORI

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Truffa, l’Arbitro bancario e finanziario si pronuncia a favore di un risparmiatore romano assistito da Confconsumatori: recuperati 7mila euro «Riconosciuta la responsabilità dell'istituto bancario nonostante la dichiarata imprudenza a carico del correntista».

Roma, 6 ottobre 2025 – Confconsumatori Roma ha riportato un’altra importante vittoria dinanzi all’Arbitro bancario e finanziario, che ha riconosciuto il diritto al rimborso di 7mila euro a favore di un consumatore romano che ha disconosciuto ben 12 bonifici eseguiti fraudolentemente dal proprio conto corrente.

IL CASO – L’associato a Confconsumatori aveva ricevuto sul proprio telefono un sms che l’aveva informato di un accesso anomalo al conto, invitandolo a chiamare il numero di telefono indicato. Il messaggio sms si era posto in perfetta prosecuzione di altri messaggi autentici presenti nella chat tra la banca e il correntista. Lo stesso giorno il risparmiatore aveva ricevuto anche una telefonata proveniente da un numero telefonico identico a quello riferibile alla banca, durante la quale un sedicente operatore bancario l’aveva avvertito che erano state eseguite operazioni fraudolente tramite il suo account, clonato da un altro dispositivo, invitandolo quindi per sicurezza a disinstallare le applicazioni dal cellulare. In realtà, controllando il proprio conto corrente, il risparmiatore si è ritrovato ben 12 bonifici eseguiti verso una banca in Lituania. Il correntista ha chiesto il rimborso al proprio istituto bancario, ricevendo però una risposta negativa, e ha deciso così di promuovere una procedura dinanzi all’Arbitro bancario finanziario.

LA DECISIONE DELL’ARBITRO – Il cittadino truffato è stato assistito dall’avvocato Barbara d’Agostino di Confconsumatori, la quale, dopo il diniego di rimborso ricevuto da parte dell’istituto bancario, si è rivolta all’Abf, l’Arbitro bancario finanziario, che ha riconosciuto il diritto del correntista al rimborso parziale, pari a 7mila euro, dell’importo sottratto.

«Il Collegio – commenta l’avvocato Barbara d’Agostino, presidente di Confconsumatori Lazio – benché abbia voluto ritenere sussistenti elementi di imprudenza da parte del ricorrente, ha in ogni caso accertato che anche il comportamento dell’intermediario non fosse esente da responsabilità in quanto è emerso che i bonifici disconosciuti erano stati disposti, nell’arco di poco più di due ore, in favore di soli due beneficiari verso una banca lituana: indici di anomalia che avrebbero dovuto allertare la banca. Di conseguenza, l’Arbitro ha statuito che la banca non ha agito conformemente alla diligenza richiesta ai sensi dall’art.1176 del Codice civile, in base al quale a carico dell’accorto banchiere grava l’obbligo di predisporre un sistema di monitoraggio al fine di un possibile blocco, in relazione ad operazioni anomale per frequenza e tipologia, idonee a configurare un rischio di frode oggettivo, imminente e rilevabile attraverso l’analisi delle informazioni riguardanti le transazioni “sospette”. Quindi è importante che il Collegio abbia accertato e valutato l’assenza di meccanismi di monitoraggio e blocco automatico una volta rilevata un’anomalia delle movimentazioni bancarie nel suo utilizzo, rappresentando una disfunzione organizzativa dell’intermediario che implica una sua responsabilità. Si tratta di una vittoria importante per Confconsumatori, considerando che l’Abf ha ritenuto di riconoscere il 50% della responsabilità in capo all’intermediario bancario nonostante la dichiarata imprudenza a carico del ricorrente».

LA TUTELA – Per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi alle sedi territoriali di Confconsumatori: tutti i contatti su https://confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.

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