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I mondi di Colette alla BnF
Martedì 21 ottobre 2025
La mattina di oggi è stata tutta dedicata a lei, la scrittrice francese conosciuta e ammirata per il suo incredibile spirito libero, nonché per la magistrale scrittura: Sidonie Gabrielle Colette (1873-1954), donna che ha attraversato due metà di secolo muovendosi tra letteratura, teatro, giornalismo e vita mondana.
Nel sito François-Mitterrand della Bibliothèque nationale de France è stata allestita una mostra in suo onore intitolata Les mondes de Colette, un viaggio alla scoperta della sua vita e delle sue opere attraverso fotografie, filmati, dipinti e soprattutto lettere e manoscritti autografi, copie originali di ciò che la scrittrice ha composto in tutto l’arco della sua lunga esistenza.
Aspettavo di vedere la mostra con grande curiosità e l’aspettativa è stata perfettamente ripagata. Les mondes de Colette è davvero un omaggio ricco e intenso, capace di tenere incollate alle sale per ore. Ho girato la mostra leggendo ogni frammento biografico, catturando ogni immagine o lettera o pagina di manoscritto per lasciarmi coinvolgere dalla vita di questa donna così bizzarra e incredibile.
La mostra ripercorre tutta la sua storia, partendo dalle prime fotografie nella casa di famiglia, passando per le foto scattate dal primo marito e per i ritratti insieme dell’epoca di Claudine; per poi soffermarsi a lungo sulla sua carriera d’attrice e infine sugli ultimi anni di vita, nei quali ha dato alla luce i romanzi che l’hanno consacrata al canone letterario francese.
Qua e là lungo la sala erano disponibili anche schermi e cuffie per ascoltare letture dei suoi libri (alcune con la sua voce) e brandelli di film e interviste, in particolare quella con Jean Cocteau, poeta e saggista e grande amico di Colette.
Al termine della mostra mi sono trattenuta alla BnF e per mangiare ho approfittato del ristorante self-service all’interno, nel quale con meno di dieci euro ho potuto gustare un buon riso con pollo e verdure. Nel pomeriggio invece ho fatto la buona studente disciplinata e mi sono recata nella sala dedicata alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza per recuperare dei testi che mi servono per la tesi. Trattandosi di una biblioteca con funzioni storico-conservative, alla BnF non è possibile prendere in prestito i libri, ma si possono consultare in loco e ho trascorso diverse ore immersa nello studio e circondata dall’atmosfera assai serena del luogo.
Tornare a danzare
Giovedì 23 ottobre 2025
A Parigi è tornata la pioggia, portata dalla tempesta soprannominata Benjamin che sembra passare sulla città senza fare grandi danni. Complici la pioggia e le numerose lezioni di ieri e di oggi, le mie giornate sono state abbastanza quiete: un po’ di piacevoli scambi con i colleghi all’ora di pranzo, diverse nuove nozioni da apprendere e qualche ora su Zelda Breath of the Wild, che riesce sempre a distendere la mente dalla fatica.
Stasera, però, ho deciso di dare una scossa alla mia routine da studente e sono andata a ballare. Come vi ho raccontato qualche episodio fa, ho cominciato un corso di danza rock, che mi sta piacendo parecchio; non è solo un modo per riprendere contatto con la ballerina un po’ addormentata che è in me, ma anche un perfetto alleato per staccare la mente da tutto e lasciarmi guidare per qualche ora dalla musica e dal mio partner di danza.
L’esperienza di ballo in coppia poi è per me abbastanza nuova e mi sta regalando parecchie emozioni: è tutto un gioco di connessioni, nel quale nel ruolo di dama (o cavalière come si dice in Francia) devi essere pronta a capire dove il tuo chavalier ti vuole portare, affidarti e assecondare il movimento. Lo schema di ballo è una commistione di eleganti piroette, morbidi passi a due e diverse prese eleganti. La sensualità e intimità di una danza come questa è parecchio inebriante, soprattutto quando si ha la fortuna di potersi affidare a un bravo ballerino per farsi trasportare dalla musica.
Pensieri, fatiche e preoccupazioni della settimana sono volate via in favore di una piacevole serenità che mi ha accompagnata fino al ritorno a casa, e che immagino continuerò a portarmi dietro anche nei prossimi giorni.
Qualche nuvola e un po’ di sole all’orizzonte
Sabato 25 ottobre 2025
Stamattina mi sono svegliata con fatica e avvolta da un senso generale di spossatezza. Con tutta probabilità, il mio corpo ha deciso di segnalarmi che giocare a fare la turista e la studente a tempo pieno ha un discreto costo energetico, e che forse è il caso di decelerare un po’ e riposare. Così, mi sono goduta la mattinata rimanendo a letto più a lungo, preparandomi un sostanzioso porridge alle banane e poi limitandomi a prendere la metro per raggiungere la piccola biblioteca municipale l’Heure Joyeuse nel V arrondissement, la prima biblioteca per l’infanzia di Parigi inaugurata nel 1924, che custodisce al suo interno oltre 20000 libri in libero accesso dedicati all’infanzia e all’adolescenza; qui mi sono registrata alla rete delle biblioteche municipali e ho preso in prestito tre libri che mi saranno utili per la tesi, per poi iniziare a leggerne uno seduta nel grazioso Jardin médiéval du musée de Cluny.
Sarà stata la stanchezza, o forse il cielo che oscillava tra nuvole e sole, ma mi è venuta un po’ di nostalgia di casa che mi sono portata dietro per tutto il pomeriggio, e che alla fine sono riuscita ad attenuare con una lunga chiamata e con una merenda a base di baguette e Nutella, una sorta di riconciliazione culinaria tra questi due mondi che si agitano e fanno conoscenza dentro di me.
A fine serata, posso dire con certezza che la pausa dalla me turista ci voleva, e credo proprio che mi tratterrò dal fare altre visite almeno per qualche giorno, per darmi il tempo di riprendermi e di tornare a uno stato di serenità mentale e fisica.