Veronese: “Dati Inps confermano che le donne guadagnano meno degli uomini”

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28/10/2025  Sindacato.

�I dati di oggi dell�Inps sui divari retributivi di genere indignano, ma solo chi vive su Marte pu� stupirsi: le donne guadagnano meno degli uomini perch�, nei fatti, pagano con le loro retribuzioni, e con le loro future pensioni, l�assenza di servizi di conciliazione adeguati�.

� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

�Le donne sono quasi i due terzi degli occupati part-time, non perch� lo scelgano davvero, ma perch� i ruoli di genere nella nostra societ� ancora comportano una distribuzione totalmente iniqua del carico di cura tra uomini e donne. Cos� - ha sottolineato Veronese - se nella famiglia c�� una qualunque esigenza legata alla cura dei suoi componenti, la risposta, purtroppo, non la si trova nel welfare pubblico - ad esempio, tramite asili nido, tempo pieno nelle scuole, servizi integrati per i periodi di chiusura delle scuole, ma anche assistenza agli anziani o a familiari con disabilit� - ma nel tempo delle donne. Tempo che viene sottratto al lavoro, al quale le donne rinunciano completamente o in parte.

I dati pubblicati oggi - ha proseguito la sindacalista della Uil - sono tanto pi� importanti perch� non considerano il gap salariale su base oraria, che pure c�� ed � anch�esso prova di una discriminazione sistemica, ma sulla media delle retribuzioni giornaliere: ci obbligano, dunque, a riflettere sull�attuale distorsione nell�utilizzo del part-time e sul suo ruolo nell�impoverimento del lavoro femminile.

Ricordiamocene anche quando leggiamo i dati sull�aumento dell�occupazione femminile, comunque inferiore rispetto agli altri Paesi Ue: le donne, e il nostro Paese tutto - ha concluso Veronese - hanno bisogno di occupazione di qualit�, di lavoro dignitoso, di non dover scegliere tra la famiglia e la propria indipendenza economica�.

Roma, 28 ottobre 2025

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